Il secondo episodio della quinta stagione di Mare Fuori, intitolato “La ruota gira”, andrà in onda mercoledì 26 marzo su Rai 2, ma è già disponibile su RaiPlay. La trama si concentra sulle aspirazioni di alcuni protagonisti e sulle dinamiche che si sviluppano all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Napoli, rivelando tensioni e relazioni tra i giovani detenuti.
Cardiotrap e il sogno musicale
Nel secondo episodio, Cardiotrap, interpretato da un giovane talento, si mostra entusiasta per la sua partecipazione a un concorso musicale che potrebbe segnare un punto di svolta nella sua carriera. Supportato da Alina e Pino, si dedica anima e corpo alla creazione di un brano originale, mettendo in campo tutte le sue energie per presentarsi al meglio. Tuttavia, la sua vita sentimentale è complicata: Silvia continua a provocarlo, mentre lui cerca di mantenere le distanze, negando di conoscerla. Questo tira e molla crea un’atmosfera di tensione che si riflette anche nel suo processo creativo. Rosa, nel frattempo, si sente in colpa per aver avuto un atteggiamento brusco nei confronti di Silvia e decide di scusarsi, dimostrando un lato più umano e vulnerabile.
Milos e il sogno di fuga
Milos, interpretato da Antonio D’Aquino, è un personaggio centrale in questo episodio. Il suo desiderio di fuga con Cucciolo, sfruttando i soldi della famiglia Ricci, rappresenta un tema ricorrente di libertà e speranza. Dopo aver rivelato a Cucciolo di aver ucciso Edoardo Conte e di aver rubato il denaro dalla tomba di famiglia, Milos si mostra determinato a realizzare il suo sogno di evasione. Tuttavia, Cucciolo non sembra condividere lo stesso entusiasmo, creando un conflitto tra i due. Questo sogno di fuga diventa un simbolo delle aspirazioni di molti giovani detenuti, che cercano di trovare una via d’uscita dalla loro realtà.
Le nuove dinamiche all’IPM
L’arrivo di due nuove detenute all’IPM di Napoli cattura immediatamente l’attenzione dei ragazzi, portando a nuove interazioni e dinamiche. Beppe, un altro protagonista, si avvicina alla direttrice Sofia, ma la serata che trascorrono insieme si rivela tesa, poiché Beppe percepisce che Sofia è distratta. Questo dettaglio mette in evidenza le complessità delle relazioni all’interno dell’istituto, dove ogni interazione è carica di significato e tensione.
La confessione di Mimmo e le minacce di Donna Wanda
Mimmo si trova in una situazione difficile: inizialmente deciso a confessare la sua presenza durante l’aggressione ai danni di Consuelo, moglie del Comandante Massimo, cambia idea a causa delle minacce ricevute da Donna Wanda. La paura per la sicurezza della sua famiglia lo spinge a ritirarsi, deludendo il Comandante, che lo rimanda in cella. Tuttavia, Mimmo non può ignorare le minacce e decide di rivelare a Massimo che sua madre è stata minacciata, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla trama.
Un nuovo mestiere: il barista
Quest’anno, i ragazzi dell’IPM hanno l’opportunità di apprendere il mestiere del barista, un cambiamento significativo rispetto all’anno precedente, quando si erano dedicati alla preparazione della pizza. Grazie all’insegnamento di un esperto, i giovani detenuti imparano a preparare caffè di qualità, un’abilità che potrebbe aprire loro nuove porte nel futuro. Questo corso, che si svolge all’interno della serie, rappresenta un’importante opportunità di crescita personale e professionale, incoraggiando i ragazzi a costruire un futuro migliore.
Massimo e la donna misteriosa
Il Comandante Massimo, nel corso dell’episodio, segue una donna misteriosa che ha incontrato davanti all’IPM. La sua curiosità lo porta a scoprire che la donna è la governante della famiglia Ricci, ma ignora che in realtà è la madre di Rosa. Questo incontro inaspettato potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro dei personaggi coinvolti, aggiungendo un ulteriore elemento di suspense alla trama.
Rosa e la sua ribellione
Rosa, nel corso dell’episodio, vive momenti di malinconia mentre riflette sul suo passato con Carmine. Questo stato d’animo la porta a prendere una decisione audace: si taglia i capelli a caschetto in segno di ribellione. Questo gesto non solo attira l’attenzione dei suoi compagni, ma rappresenta anche un tentativo di affermare la propria identità in un ambiente che spesso cerca di omologare i giovani detenuti.
Il programma “A Cup of Learning”
Il corso per baristi che i ragazzi seguono all’interno dell’IPM è parte del programma “A Cup of Learning”, sponsorizzato da Lavazza. Questo progetto, attivo dal 2017, offre ai giovani in cerca di opportunità lavorative la possibilità di apprendere un mestiere. La partnership con Cesvi e la Casa del Sorriso di Napoli dimostra l’impegno nel fornire ai ragazzi strumenti concreti per il loro futuro. L’arte del caffè diventa così un simbolo di rinascita e speranza per molti di loro, rappresentando un passo verso una vita migliore.