Torquato Tasso: il poeta dimenticato e il suo omaggio al Gianicolo

La mostra “L’albero del poeta. La Quercia del Tasso” al Museo di Roma in Trastevere, curata da Roberta Perfetti e Silvia Telmon, celebra la vita e l’ereditĂ  di Torquato Tasso fino al 30 aprile 2025.
Torquato Tasso: il poeta dimenticato e il suo omaggio al Gianicolo Torquato Tasso: il poeta dimenticato e il suo omaggio al Gianicolo
Torquato Tasso: il poeta dimenticato e il suo omaggio al Gianicolo - unita.tv

La figura di Torquato Tasso, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, è spesso trascurata nei programmi scolastici, oscurata dall’ombra di autori come Ludovico Ariosto. Tuttavia, la sua eredità culturale è innegabile e merita di essere riscoperta e celebrata. La mostra “L’albero del poeta. La Quercia del Tasso” al Museo di Roma in Trastevere offre un’opportunità unica per esplorare la vita e l’opera di Tasso, nonché il suo legame con il Gianicolo, un luogo simbolico che ha visto la sua vita e la sua morte.

L’importanza della mostra al museo di Roma in Trastevere

La mostra curata da Roberta Perfetti e Silvia Telmon si propone di far luce sulla figura di Torquato Tasso attraverso una serie di opere d’arte, tra cui quadri, incisioni e bozzetti. Questi materiali illustrano non solo la vita del poeta, ma anche il potere evocativo del luogo in cui morì, rappresentato dalla quercia che cresceva sul colle Gianicolo. Questo albero, simbolo di rifugio e contemplazione, è stato testimone della vita di Tasso e delle sue ultime ore, rendendolo un punto di riferimento per i visitatori e gli studiosi.

Il Gianicolo, con la sua vista panoramica su Roma, è stato un luogo di ispirazione per molti artisti nel corso dei secoli. La quercia, che un tempo offriva ombra e conforto al poeta, è diventata un simbolo della sua eredità. La mostra non si limita a celebrare Tasso, ma invita anche a riflettere sull’importanza della memoria e della cultura nel contesto della storia italiana.

La vita e la morte di Torquato Tasso

Torquato Tasso nacque nel 1544 a Sorrento e visse una vita segnata da difficoltà e incomprensioni. La sua opera più famosa, “La Gerusalemme Liberata“, è un poema epico che celebra la lotta dei crociati per liberare Gerusalemme. Nonostante il suo genio, Tasso affrontò numerose avversità, tra cui la reclusione in un manicomio e la mancanza di riconoscimenti durante la sua vita. Morì nel 1595 a soli 51 anni, lasciando un’eredità che sarebbe stata rivalutata solo nei secoli successivi.

La sua tomba, situata nel monastero di Sant’Onofrio, è stata visitata da molti illustri contemporanei e successivi, tra cui Giacomo Leopardi e Ugo Foscolo, che hanno espresso il loro rispetto e ammirazione per il poeta. Leopardi, in particolare, si lasciò andare a una profonda riflessione sulla vita di Tasso, evidenziando le ingiustizie subite e il suo status di artista incompreso.

L’eredità culturale di Tasso e il suo impatto

La figura di Torquato Tasso ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura e sulla cultura europea. La sua opera ha ispirato numerosi artisti, scrittori e pensatori, non solo in Italia, ma anche all’estero. Goethe, ad esempio, si trovò a discutere della grandezza di Tasso in un salotto romano, sottolineando l’importanza del poeta nel panorama letterario europeo.

L’influenza di Tasso si estende anche alla pittura, con artisti come Delacroix e Morelli che hanno rappresentato scene della sua vita e della sua morte. La sua figura è diventata un simbolo del genio romantico, un artista che ha dovuto affrontare le avversità e le ingratitudini della vita, ma che ha lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura.

La quercia di Tasso e il suo significato simbolico

La quercia sotto cui Tasso trovò conforto negli ultimi giorni della sua vita è diventata un simbolo di speranza e di riflessione. Questo albero, associato a San Filippo Neri, rappresenta un luogo di incontro e di spiritualità per molti romani e turisti. La sua distruzione nel 1843, a causa di un fulmine, ha lasciato un moncone che continua a testimoniare la bellezza e la fragilità della vita.

Il Gianicolo, con la sua vista mozzafiato su Roma, è stato descritto da Stendhal come uno dei luoghi più belli del mondo. La quercia di Tasso, ora un simbolo di memoria e cultura, continua a richiamare visitatori e studiosi, invitandoli a riflettere sulla vita e sull’opera di un poeta che merita di essere ricordato e celebrato.

La mostra al Museo di Roma in Trastevere rappresenta quindi un’importante occasione per riscoprire Torquato Tasso e il suo contributo alla cultura italiana ed europea. La sua vita, le sue opere e il suo legame con il Gianicolo ricordano l’importanza di preservare la memoria dei grandi artisti e di onorare il loro lascito.