La Via Spluga, un percorso storico di settanta chilometri che collega la Svizzera e l’Italia, ha recentemente riacquistato nuova vita grazie agli interventi del Touring Club Italiano. Questo cammino, che attraversa paesaggi mozzafiato e borghi ricchi di storia, è stato ripristinato e reso accessibile a turisti e camminatori, promuovendo un turismo lento e consapevole. Il progetto del Touring Club Italiano, intitolato «Cammini e Percorsi», si propone di valorizzare i territori italiani attraversati da questi sentieri, creando sinergie tra enti pubblici e privati e stimolando l’economia locale.
Un progetto di valorizzazione del territorio
Il Touring Club Italiano ha avviato un programma di valorizzazione che mira a sostenere le comunità locali attraverso il recupero di antiche vie di comunicazione. Isabella Andrighetti, Responsabile Certificazioni e Programmi Territoriali del TCI, sottolinea l’importanza di questo intervento per il rilancio di paesi come Isola, che rischiavano di diventare desolati. La riapertura della Via Spluga non solo offre una nuova opportunità di ospitalità per i camminatori, ma contribuisce anche a rivitalizzare l’economia locale, permettendo ai piccoli borghi di tornare a vivere.
Il progetto si propone di fungere da catalizzatore per l’imprenditorialità locale, incentivando la creazione di servizi e attività che possano attrarre visitatori. Questo approccio non solo preserva il patrimonio culturale e naturale, ma promuove anche un turismo di qualità, in grado di rispettare e valorizzare i luoghi visitati.
La locanda cardinello: un esempio di riscatto
Martino, gestore della Locanda Cardinello a Isola, racconta come la riapertura della Via Spluga abbia trasformato la sua attività. Prima del ripristino del cammino, Isola era un paese in declino, e la locanda, appartenuta alla sua famiglia dal 1700, stava perdendo la sua vitalità. Molti dei suoi parenti avevano lasciato il paese per cercare fortuna all’estero. Oggi, con il ritorno dei turisti, la locanda ha ripreso a prosperare, soprattutto durante la stagione estiva.
La locanda non è solo un luogo di ristoro, ma anche un simbolo della rinascita di un’intera comunità. Grazie al flusso di visitatori, Martino ha potuto rinnovare l’attività e accogliere nuovamente gli ospiti, contribuendo così al mantenimento delle tradizioni locali e alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Un percorso tra storia e natura
La Via Spluga si snoda attraverso un paesaggio ricco di bellezze naturali e architettoniche. Il percorso, che di solito si percorre in quattro tappe, parte da Thusis in Svizzera e termina a Chiavenna, attraversando località come Andeer, Splügen e Isola. Durante l’estate, i camminatori possono scegliere di pernottare in tenda, mentre nei mesi più freddi è consigliabile fermarsi in uno dei paesi lungo il cammino.
Lungo il percorso si possono ammirare gioielli architettonici come la chiesa di San Martino di Silis, conosciuta come la Cappella Sistina delle Alpi, e paesaggi spettacolari come le Gole della Via Mala e la diga di Montespluga. Un tratto impegnativo del cammino è rappresentato dalla Gola del Cardinello, situata nell’ultima tappa da Isola a Chiavenna. Qui, un contapersone installato sul passo del Cardinello ha registrato una media di diecimila accessi all’anno, dimostrando l’interesse crescente per questo affascinante itinerario.
La Via Spluga non è solo un cammino, ma un’esperienza che unisce storia, cultura e natura, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire un territorio ricco di tradizioni e bellezze da esplorare.