Nasce l’associazione in memoria di Don Peppe Diana a Casal di Principe: un impegno per la memoria e la giustizia

A Casal di Principe, l’Associazione familiari ed amici di Don Peppe Diana è stata presentata per onorare la memoria del sacerdote ucciso nel 1994 e continuare la sua lotta per giustizia e legalitĂ .
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Nasce l'associazione in memoria di Don Peppe Diana a Casal di Principe: un impegno per la memoria e la giustizia - unita.tv

A Casal di Principe, un nuovo capitolo si apre nella commemorazione di Don Peppe Diana, il sacerdote ucciso trentuno anni fa per la sua lotta contro la camorra. La nascita dell’Associazione familiari ed amici di Don Peppe Diana rappresenta un passo significativo per mantenere vivo il suo ricordo tra le nuove generazioni e per continuare la sua battaglia per la giustizia e la legalità. L’iniziativa, promossa dalla famiglia e da amici, si propone di onorare la memoria di un uomo che ha sacrificato la propria vita per il bene della comunità.

La figura di Don Peppe Diana

Don Peppe Diana è ricordato per la sua frase emblematiche: «Per amore del mio popolo non tacerò». La sua vita è stata segnata da un forte impegno sociale e religioso, che lo ha portato a schierarsi apertamente contro la criminalità organizzata. Il 19 marzo 1994, mentre si preparava a celebrare la messa nella parrocchia di Casal di Principe, fu assassinato con diversi colpi di pistola. Aveva solo trentasei anni e la sua morte ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale.

Nel corso degli anni, la sua figura è stata celebrata attraverso opere teatrali, fiction e l’intitolazione di scuole a lui dedicate. Inoltre, gli è stata conferita la medaglia d’oro al valore civile, un riconoscimento che testimonia il suo coraggio e il suo impegno. Oggi, la nuova associazione si propone di raccogliere e promuovere il suo messaggio, affinché il suo sacrificio non venga dimenticato.

L’evento di presentazione dell’associazione

L’Associazione familiari ed amici di Don Peppe Diana è stata presentata durante un convegno che si è svolto nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe. L’incontro, fissato per le ore 18.30, ha visto la partecipazione di figure di spicco come la sorella Marisa, il fratello Emilio e il magistrato Donato Ceglie, che ha condiviso con Don Peppe momenti di lotta per la difesa dell’ambiente. Tra gli ospiti, anche il commissario straordinario per la Terra dei Fuochi, Giuseppe Vadalà, e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, che ha moderato l’evento.

Durante il convegno, è stato proiettato un intervento di Don Peppe Diana risalente al 1992, tenuto all’Istituto “Fermi” di Caserta. Questo momento ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul messaggio di speranza e giustizia che Don Peppe ha sempre cercato di trasmettere.

La commemorazione e il ricordo di un grande uomo

Marisa Diana, sorella di Don Peppe, ha condiviso il suo dolore e il suo orgoglio per il fratello. Ha dichiarato che il giorno della commemorazione è sempre un momento di grande sofferenza, ma anche di celebrazione per l’eredità che Don Peppe ha lasciato. La messa delle 7.30, che Don Peppe non ha mai potuto celebrare, rappresenta un momento simbolico di ricordo. Inoltre, l’incontro con i giovani e la presenza di Don Luigi Ciotti, che omaggerà la tomba di Don Peppe, evidenziano l’importanza di mantenere viva la sua memoria.

Marisa ha ricordato il carattere determinato e coraggioso di Don Peppe, che non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. La sua lotta contro la camorra è stata un faro di speranza per molti, e il suo messaggio continua a essere attuale, soprattutto in un contesto in cui la violenza giovanile è ancora una realtà.

Le finalità dell’associazione

L’Associazione familiari ed amici di Don Peppe Diana ha come obiettivo principale quello di tutelare la memoria del sacerdote e di lavorare per il suo processo di beatificazione, in collaborazione con la diocesi di Aversa. Un altro tema centrale per l’associazione è la questione ambientale, particolarmente rilevante in una regione segnata dalla presenza di rifiuti tossici. L’associazione intende sensibilizzare la comunità su questi temi, continuando l’opera di Don Peppe nel promuovere la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente.

Marisa ha sottolineato che la lotta di Don Peppe contro la camorra era motivata dalla sua fede e dalla sua volontà di annunciare la verità. La sua morte, avvenuta per mano di chi voleva zittirlo, rappresenta un monito per tutti coloro che si battono per la giustizia. La nuova associazione si propone di essere un punto di riferimento per coloro che desiderano continuare il suo lavoro e mantenere viva la sua memoria.