Un recente episodio ha messo in evidenza le difficoltà che gli animali selvatici devono affrontare a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Un gruppo di fenicotteri rosa è stato travolto da forti venti mentre sorvolava il Monte Catria, situato nell’Appennino umbro-marchigiano. Questo evento si inserisce in un contesto di emergenza maltempo che sta interessando diverse regioni italiane, causando danni e disagi.
L’incidente sul Monte Catria
Nella giornata di sabato 15 marzo, un gruppo di circa dieci fenicotteri rosa ha subito un grave incidente a causa di raffiche di vento estremamente forti. Questi uccelli, in migrazione verso il nord Europa, sono stati sorpresi da condizioni climatiche avverse che hanno portato alcuni di loro a schiantarsi sulle rocce del Monte Catria. I superstiti sono stati prontamente recuperati dai Carabinieri forestali e dagli operatori del Centro Recupero Animali Selvatici di Ca’ Girone, a Urbino. Gli esperti del Cras sono specializzati nella cura di animali selvatici e hanno il compito di garantire un percorso di recupero per i fenicotteri sopravvissuti, con l’obiettivo di riportarli in volo.
Le forti raffiche di vento hanno causato la morte di alcuni esemplari, mentre altri sono stati salvati e portati in un centro specializzato. Questo incidente evidenzia non solo la vulnerabilità degli uccelli migratori, ma anche l’impatto diretto delle condizioni meteorologiche estreme sulla fauna selvatica.
Le conseguenze del maltempo nelle Marche
Il maltempo che ha colpito il Centro-Nord Italia ha avuto ripercussioni significative non solo sui fenicotteri, ma anche su altre specie animali. In Toscana e Emilia Romagna, la Protezione Civile ha attivato allerta meteo a causa di piogge torrenziali e nevicate. Durante queste emergenze, sono stati salvati anche cani e altri animali domestici, insieme ai loro proprietari. Tuttavia, la situazione per gli animali selvatici è altrettanto critica. Caprioli, lupi e uccelli, tra cui i fenicotteri, stanno affrontando sfide enormi a causa delle condizioni climatiche avverse.
Piero Milani, responsabile del Cras Il Pettirosso di Modena, ha sottolineato come la migrazione degli uccelli dall’Africa verso il nord Europa sia complicata da eventi meteorologici estremi. Le piogge e le nevicate eccezionali rendono difficile per gli uccelli trovare cibo e habitat adatti, costringendoli a sorvolare territori inospitali. Questo scenario ha portato i fenicotteri a trovarsi in difficoltà, come dimostrato dall’incidente sul Monte Catria.
L’aumento degli avvistamenti di fenicotteri in Italia
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un incremento significativo della presenza di fenicotteri rosa, specialmente durante la primavera e l’estate. Avvistamenti in località come Ostia e nuove nascite nella riserva naturale Saline di Priolo, in Sicilia, testimoniano questo fenomeno. La presenza di habitat favorevoli alla nidificazione e all’alimentazione ha contribuito a questo aumento. Zone umide come le Valli di Comacchio, la Laguna di Orbetello e il Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline in Sardegna offrono condizioni ideali per questi uccelli.
La nidificazione avviene principalmente in primavera ed estate, e l’Italia rappresenta una tappa fondamentale per i fenicotteri in migrazione. Tuttavia, le recenti condizioni meteorologiche avverse hanno reso il viaggio sempre più difficile. Gli stormi di fenicotteri, che ogni anno lasciano l’Africa per dirigersi verso l’Europa meridionale, si trovano ora a dover affrontare un clima sempre meno favorevole, con conseguenze drammatiche per la loro sopravvivenza.