Bologna premia Carlo Soricelli con la Turrita d’Argento per l’impegno contro le morti sul lavoro

Il Comune di Bologna premia Carlo Soricelli con la Turrita d’Argento per il suo impegno nella creazione di un osservatorio sulle morti sul lavoro, dando voce alle famiglie delle vittime.
Bologna premia Carlo Soricelli con la Turrita d'Argento per l'impegno contro le morti sul lavoro Bologna premia Carlo Soricelli con la Turrita d'Argento per l'impegno contro le morti sul lavoro

Il Comune di Bologna ha recentemente omaggiato Carlo Soricelli, un pittore e attivista sindacale, assegnandogli la Turrita d’Argento. Questo riconoscimento è dovuto al suo costante impegno nella creazione e gestione di un osservatorio dedicato al monitoraggio delle morti sul lavoro. Un’iniziativa che mira a dare voce alle tante famiglie colpite da tragedie lavorative.

L’importanza dell’osservatorio sulle morti sul lavoro

Carlo Soricelli ha fondato un osservatorio nel 2007 per colmare un vuoto informativo riguardante le morti avvenute nei luoghi di lavoro. Durante la cerimonia di consegna della Turrita d’Argento, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto da Soricelli. “Carlo ha registrato ogni singola fatalità con un dettaglio che supera persino quello di istituzioni come l’Inail“, ha dichiarato Lepore, sottolineando il significato del suo operato per le famiglie delle vittime.

L’osservatorio svolge un ruolo cruciale nel raccogliere dati e rendere visibili eventi tragici spesso dimenticati, consentendo alle associazioni di familiari di fare richiesta di verità e giustizia. Attraverso le informazioni sintetizzate nel suo lavoro, molte famiglie hanno trovato la forza di lottare per la memoria dei propri cari, un aspetto centrale nell’impegno di Soricelli.

La testimonianza di un artista e attivista

Carlo Soricelli ha raccontato emozionato l’origine della sua iniziativa: “Nel 2007, ho notato la scarsità di informazioni relative alle morti sul lavoro. Insieme ai miei figli, ho avviato un progetto di registrazione su Excel.” La sua opera non si limita alla semplice registrazione dei dati; è un’opera di sensibilizzazione e di lotta per i diritti dei lavoratori. L’artista è consapevole che, in assenza di un monitoraggio rigoroso, molte tragedie si consumano nell’indifferenza della società.

Le statistiche che Soricelli ha raccolto sono allarmanti. Secondo il suo osservatorio, quest’anno si registrano già 10 morti, mentre nel 2024 erano stati 142, con oltre 3.000 decessi dal momento della creazione dell’osservatorio. Questi numeri possono sembrare freddi, ma rappresentano vite spezzate e famiglie distrutte. Il suo lavoro, quindi, va oltre la mera contabilizzazione; è una denuncia delle lacune istituzionali e un appello alla società affinché queste tragedie non passino inosservate.

La denuncia della mancanza di monitoraggio

Durante la cerimonia, Soricelli ha messo in evidenza un aspetto inquietante: “L’Inail non effettua un monitoraggio delle morti nei luoghi di lavoro, raccogliendo solo le denunce dei propri assicurati.” Questo rappresenta un problema serio, poiché si stima che il 30% dei lavoratori, equivalenti a oltre 4 milioni, non siano coperti dall’assicurazione Inail. La situazione si complica ulteriormente con la presenza di lavoratori in nero e altre categorie a rischio, come gli agricoltori.

È chiaro che il lavoro di Soricelli non si limita alla creazione di statistiche, ma comprende anche una riflessione sulla sicurezza e sui diritti dei lavoratori. Il suo impegno è un richiamo a tutti, dalle istituzioni ai cittadini, affinché si presti attenzione a un fenomeno che, sebbene spesso ignorato, ha gravi ripercussioni sulla vita di molte persone.

La Turrita d’Argento ricevuta da Soricelli è quindi non solo un riconoscimento personale, ma un tributo collettivo a tutte le vittime delle morti sul lavoro e alle loro famiglie. La sua arte e la sua dedizione attivista continuano a ispirare altri a lottare per la sicurezza e la dignità dei lavoratori.