Nel corso della mattinata, Macerata ha reso omaggio a Giovanni Palatucci, ex questore reggente di Fiume, mediante una cerimonia commemorativa che si è svolta ai giardini pubblici di Villa Potenza. Questo evento annuale è particolarmente significativo poiché segna l’impegno della città nel ricordare le figure storiche che si sono distinte per atti di grande umanità. La celebrazione, che ha visto la partecipazione di diverse autorità locali, è stata contrassegnata da un momento di preghiera guidato dal Vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi. I giardini, dedicati a Palatucci dal 2005, riflettono il riconoscimento del suo operato, che gli è valso il titolo di “Giusto tra le nazioni” per il suo coraggio e altruismo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il significato del ricordo di Giovanni Palatucci
Giovanni Palatucci è ricordato non solo come ex questore di Fiume, ma anche come un simbolo di resistenza e coraggio di fronte all’ingiustizia. Durante il suo mandato, Palatucci si è mobilitato per salvare numerose vite, in particolare ebrei perseguitati, rischiando la propria vita per garantire loro protezione e rifugio. La sua azione ha avuto eco globale, tanto che nel 1990 è stato riconosciuto come “Giusto tra le nazioni” dall’Istituto Yad Vashem in Israele. Inoltre, il suo processo di canonizzazione ha preso avvio nel 2000, mentre nel 2004 è stato dichiarato “servo di Dio“, un titolo che segna la prima fase del riconoscimento ecclesiastico. La cerimonia di oggi non è solo una commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere sulla necessità di tutelare i valori di umanità e solidarietà, soprattutto in tempi difficili.
Autorità locali e partecipazione della comunità
La cerimonia ha visto la partecipazione di diverse personalità istituzionali, tra cui il questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, il prefetto Isabella Fusiello, e la vice sindaca di Macerata, Francesca D’Alessandro, insieme all’assessore Paolo Renna. Presenti anche il comandante della Polizia Stradale di Macerata e il comandante della Polizia locale, a testimonianza del forte legame tra forze dell’ordine e comunità civile. Un momento particolarmente toccante è stata la presenza di circa quindici alunni della scuola “A. Frank” di Villa Potenza, accompagnati dai loro insegnanti e dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Enrico Fermi“, la professoressa Federica Lautizi. La partecipazione dei giovani all’evento ha rappresentato un importante gesto di continuità nella trasmissione dei valori di giustizia e solidarietà, essenziali per una società coesa.
I simboli della commemorazione
Durante la cerimonia, è stato presentato un ulivo piantato nei giardini di Villa Potenza, simbolo di pace e speranza. Una targa commemorativa è stata altresì scoperta in memoria di Palatucci, sottolineando il suo operato e l’importanza del suo esempio. Tali gesti non solo celebrano la vita di una figura storica, ma servono anche a mantenere viva la memoria collettiva, invitando le nuove generazioni a riflettere su scelte etiche e morali. Il questore Paturno ha enfatizzato l’importanza di ricordare Palatucci non solo per i suoi titoli, ma per la sua straordinaria umanità e capacità di opporsi alle ingiustizie che segnano la storia.
La celebrazione di oggi è un chiaro richiamo a non dimenticare le lezioni del passato e a continuare a lavorare per un futuro basato sui principi di giustizia e inclusione.