Famiglia a Milano in pericolo di sfratto: la lotta per la casa continua

Una famiglia di Milano, composta da Dhammike e Radica Pitiyage, affronta lo sfratto in via Paolo Bassi a causa della scadenza del contratto di locazione e dell’aumento degli affitti.
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Famiglia a Milano in pericolo di sfratto: la lotta per la casa continua - unita.tv

Una famiglia di Milano si trova in una situazione critica, rischiando di essere sfrattata dalla propria abitazione in via Paolo Bassi. La questione riguarda la scadenza del contratto di locazione e la difficoltà di trovare un’altra sistemazione nella città, dove i costi degli affitti sono in continua crescita. Dhammike Pitiyage, il capofamiglia, ha condiviso la sua storia, evidenziando le sfide economiche che affronta insieme alla moglie Radica Nishanthi Pitiyage e alla loro figlia. La situazione è diventata un simbolo delle difficoltà abitative che molti cittadini milanesi stanno vivendo.

La situazione abitativa in via Paolo Bassi

Il quartiere di via Paolo Bassi a Milano ospita circa 150 appartamenti di proprietà del Pio Albergo Trivulzio. Questi alloggi, inizialmente destinati a lavoratori dell’ente, sono ora a rischio a causa di una recente cessione di immobili al fondo Inivmit, avvenuta per risanare il bilancio dell’ente. Questo cambiamento ha generato preoccupazione tra gli inquilini, molti dei quali temono di perdere la loro casa. La situazione è aggravata dalla crescente difficoltà di accesso a nuove abitazioni, a causa dell’aumento dei canoni di locazione.

La testimonianza di Dhammike Pitiyage

Dhammike Pitiyage, 60 anni, vive in questo appartamento da quasi 15 anni con la moglie Radica Nishanthi Pitiyage e la loro figlia di 26 anni. Nonostante le difficoltà economiche, Dhammike ha sempre cercato di onorare il pagamento dell’affitto. Lavora part-time per un’impresa di pulizie, mentre sua moglie ha un impiego simile. La loro figlia, purtroppo, sta affrontando difficoltà nel trovare lavoro. Insieme, la famiglia riesce a malapena a guadagnare 1.500 euro al mese, una cifra insufficiente per affrontare il mercato immobiliare milanese.

Dhammike ha espresso la sua preoccupazione per il futuro: “Se ci mandano via, non sappiamo dove andare. Inoltre, se mi sposto da Milano, rischio di perdere il lavoro, poiché non ho la macchina”. La sua routine lavorativa è complessa, con turni che iniziano alle 6 del mattino e si protraggono fino a sera. La casa in cui vive rappresenta non solo un rifugio, ma anche il frutto di sacrifici e impegno.

Le reazioni e le richieste dei sindacati

La situazione della famiglia Pitiyage ha attirato l’attenzione dei sindacati, che hanno espresso la loro solidarietà e preoccupazione. Marco Bistolfi, rappresentante della segreteria territoriale Sicet, ha confermato che la cessione di immobili da parte del Pio Albergo Trivulzio non riguarda attualmente via Paolo Bassi, ma le lettere di sfratto continuano ad arrivare. I sindacati chiedono un intervento immediato per fermare la cessione di ulteriori immobili e per riaprire le trattative sui contratti di locazione.

La scadenza dello sfratto per la famiglia Pitiyage è stata posticipata al 29 aprile, ma l’incertezza rimane alta. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo con la dirigenza del Pio Albergo Trivulzio, che finora non ha fornito aggiornamenti significativi. La richiesta di un confronto serio è diventata cruciale per garantire la sicurezza abitativa di molte famiglie in difficoltà.