Il professor Nando Dalla Chiesa, noto docente di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli studi di Milano, sarà protagonista di un evento di grande rilievo, intitolato ‘Educare alla legalità, educare al conflitto‘. Questo incontro, aperto al pubblico, è in programma per lunedì 17 febbraio alle 17.30 presso la sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale. Si tratta di un’importante opportunità per approfondire temi legati alla legalità e alla criminalità organizzata, supportata dalla prestigiosa presenza di esperti del settore.
Dettagli dell’incontro
L’incontro avrà inizio con gli indirizzi di saluto del presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, e della rettrice dell’Università della Valle d’Aosta, Manuela Ceretta. Sarà un momento significativo che segnerà l’apertura della seconda edizione del corso ‘Giovani ambasciatori della legalità‘. Oltre a Dalla Chiesa, interverrà anche il professor Paolo Gheda, esperto dell’Università della Valle d’Aosta. La presenza di questi esperti ha come obiettivo principale quello di coinvolgere i giovani su tematiche di grande attualità e rilevanza sociale.
Obiettivi del corso
Il corso, organizzato in collaborazione tra l’Osservatorio regionale antimafia e l’Università della Valle d’Aosta, accoglierà circa venti giovani tra i 18 e i 35 anni, tutti laureati o in fase di completamento degli studi universitari. Gli iscritti saranno guidati nel comprendere la complessità della criminalità organizzata, con particolare attenzione alle sue manifestazioni a livello nazionale, internazionale e locale. Si vuole anche mettere in evidenza le conseguenze economiche, sociali e culturali che tale criminalità porta nel territorio, inclusa la Valle d’Aosta.
Il programma formativo prevede un impegno di 30 ore di attività, svolte principalmente in presenza, presso il nuovo polo universitario di via Monte Vodice ad Aosta. Le sessioni copriranno diverse tematiche cruciali, dall’essere ambasciatori della legalità alla storia delle mafie, fino alle loro dinamiche economiche e all’influenza sui media e sulla comunicazione. Parte dell’insegnamento sarà dedicata anche a esplorare come dire “No” alle mafie e come gli organi investigativi affrontano questo fenomeno.
Impatto sulla comunità valdostana
Questo evento e il successivo corso rappresentano un’importante iniziativa di sensibilizzazione per tutta la comunità valdostana. Non si tratta solo di informare, ma anche di riflettere sulle conseguenze della criminalità organizzata e di come ciascuno possa contribuire a promuovere una cultura di legalità. L’interesse mostrato dai giovani partecipanti sottolinea la volontà di un’intera generazione di confrontarsi con questi argomenti delicati e di prendere parte attiva nella lotta contro le mafie. L’educazione alla legalità è un passo fondamentale per costruire una società più giusta e consapevole, in cui il rispetto delle regole e dei diritti rappresenti il fondamento delle relazioni interpersonali e sociali.