Un episodio allarmante di violenza ha scosso Napoli, dove un’edicante è stata minacciata con una spranga di ferro da un cliente deluso per l’assenza delle carte Pokémon. Questa vicenda, che si è verificata venerdì scorso, il 7 febbraio, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori del settore e sulla gestione delle forniture di prodotti così richiesti.
La dinamica dell’aggressione
Secondo la testimonianza dell’edicolante, che ha deciso di mantenere anonima la propria identità, la violenza è esplosa in un momento che avrebbe dovuto essere normale. L’operatrice stava aprendo il suo negozio quando ha notato l’uomo avvicinarsi con un attrezzo metallico in mano. “Lo avevo visto ma non immaginavo le conseguenze. Ero paralizzata dalla paura mentre lui sbatteva la spranga sugli scaffali“, ha raccontato. Fortunatamente, alcuni clienti e gestori di un bar vicino sono intervenuti prima che la situazione degenerasse ulteriormente, mettendo in fuga l’aggressore.
La denuncia del sindacato edicolanti
L’episodio ha suscitato un immediato richiamo da parte del sindacato degli edicanti, che ha condannato fermamente l’atto di violenza. In una nota, Aldo Esposito, coordinatore regionale Sinagi Campania, ha messo in luce le problematiche legate alla cattiva distribuzione delle carte Pokémon, evidenziando come questo genere di situazioni possa creare un clima di insicurezza per i lavoratori. “Nessun lavoratore deve subire intimidazioni mentre svolge la propria attività. Già da mesi segnaliamo le difficoltà nel ricevere le forniture di ‘Pokémon Evoluzioni Prismatiche‘. Questa condizione genera frustrazione tra i clienti e rischi per la sicurezza, come dimostra quanto accaduto qui”, ha dichiarato il sindacalista.
Un mercato in tensione
La commerciante aggredita ha condiviso il suo rammarico nell’aver vissuto una situazione del genere, sottolineando come la sua famiglia gestisca quell’edicola da ben tre generazioni senza mai affrontare problemi simili. Ha illustrato come la passione per i Pokémon, sebbene possa attrarre collezionisti di tutte le età, ha anche portato alla nascita di comportamenti speculativi. “La gente è disposta a tutto per accaparrarsi le carte. Ogni scatola venduta genera un guadagno di dieci euro, una cifra irrisoria rispetto agli alti margini di chi rivende online”, ha spiegato. L’edicolante ha anche rivelato di non aver sporto denuncia per timore di creare inquietudini nella sua famiglia, riflettendo su come un gioco possa trasformarsi in un’ossessione potenzialmente pericolosa.
Questo scontro mette in luce la crescente pressione intorno al mercato delle carte da collezione e la necessità di garantire un ambiente lavorativo sicuro per chi svolge attività di vendita al pubblico.