Nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi, condannata per omicidio della figlia

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ordina una nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, influenzando il processo di secondo grado.
Nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi, condannata per omicidio della figlia Nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi, condannata per omicidio della figlia

Alessia Pifferi, la donna di 38 anni già condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, sarà sottoposta a una nuova perizia psichiatrica. La decisione è stata presa dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano, dopo la richiesta avanzata dal suo legale, Alessia Pontenani. Questo passaggio è cruciale nel processo di secondo grado, in quanto potrebbe influenzare il giudizio finale sulla capacità di intendere e volere della donna al momento del crimine.

Il contesto della condanna

Alessia Pifferi era stata condannata in primo grado per aver perpetrato un delitto particolarmente grave, scatenando un acceso dibattito sull’insensibilità materna e sullo stato mentale della donna. In quell’occasione, il perito di parte, Elvezio Pirfo, aveva concluso che la Pifferi era in grado di comprendere le sue azioni, ritenendola pienamente capace di intendere e volere. Tuttavia, la difesa ha sempre sostenuto tesi diverse, enfatizzando un presunto “grave deficit cognitivo” che avrebbe potuto influenzare il comportamento dell’imputata. Questa opposizione ha spinto a una nuova valutazione da parte della Corte d’Assise d’Appello, che ha ritenuto necessaria un’analisi approfondita attraverso l’ausilio di esperti del settore.

La richiesta della difesa

L’avvocato di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, ha posto l’accento sulla necessità di una rivalutazione psichiatrica, considerata fondamentale per comprendere meglio le motivazioni e le condizioni della sua assistita. La difesa ha insistito sul fatto che le perizie precedenti non avessero preso in considerazione appieno le difficoltà cognitive e le eventuali patologie che potrebbero aver influenzato Alessia. La corte ha accolto queste istanze, riconoscendo le lacune nel compendio probatorio presentato finora, che è risultato “incompleto, lacunoso e contraddittorio”.

Le implicazioni della nuova perizia

La decisione dei giudici milanesi di sottoporre Alessia Pifferi a una nuova perizia psichiatrica apre ulteriori scenari nel processo. Gli esperti che saranno coinvolti nella prossima valutazione avranno il compito di esaminare scrupolosamente lo stato mentale della donna e di fornire una relazione che potrebbe influenzare significativamente il verdetto finale. Le parti coinvolte nel caso hanno l’opportunità di nominare i propri consulenti, rendendo il processo di valutazione ancora più rigoroso. Questo passaggio è visto come un’opportunità sia per ribadire la posizione della difesa sia per garantire che tutti gli aspetti del caso siano esplorati in modo adeguato.

La questione della capacità di intendere e volere di Alessia Pifferi resta uno degli elementi centrali di questa tragedia, e la nuova perizia psichiatrica si annuncia come un passaggio cruciale per cercare di fare luce sulle dinamiche di un caso che ha profondamente scosso la società italiana.