Omicidio di Emanuele Durante: indagini sulle bande giovanili nel centro di Napoli

La morte di Emanuele Durante, 20 anni, a Napoli il 25 gennaio 2025, riaccende i riflettori sulla violenza tra bande giovanili. Indagini in corso sui legami con altri episodi recenti.
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Omicidio di Emanuele Durante: indagini sulle bande giovanili nel centro di Napoli - unita.tv

La tragica morte di Emanuele Durante, un giovane di 20 anni, ha scosso il centro di Napoli, portando alla luce la crescente violenza tra le bande giovanili, note come baby-paranze. L’episodio, avvenuto sabato pomeriggio in via Santa Teresa degli Scalzi, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che stanno indagando sulle dinamiche che hanno portato a questo omicidio. Le autorità stanno esaminando possibili legami tra questo caso e altri eventi violenti recenti che coinvolgono giovani del centro storico.

La dinamica dell’agguato

Emanuele Durante si trovava in auto con una ragazza quando è stato avvicinato da due individui in scooter. L’agguato, descritto dagli investigatori come tipico della camorra, ha sorpreso il giovane, che è stato colpito da colpi di arma da fuoco. Nonostante il tempestivo intervento della ragazza e di un passante che lo hanno accompagnato all’ospedale Pellegrini, il ragazzo non è riuscito a sopravvivere. Le indagini sono ora nelle mani dei carabinieri, che stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Durante e le sue frequentazioni, per capire se l’omicidio possa essere collegato a conflitti tra bande giovanili nel centro storico di Napoli.

Il contesto familiare e sociale di Emanuele

Emanuele Durante proveniva da una famiglia con una storia complessa. I suoi genitori si erano separati quando era ancora giovane, e il ragazzo aveva vissuto con il padre, che in seguito aveva scontato un periodo in carcere. Durante aveva precedenti penali legati a reati di droga e contro il patrimonio, ma non risultava avere legami diretti con la criminalità organizzata. La sua infanzia è stata segnata da difficoltà, e aveva ricevuto supporto da parte della Scuola della Pace della Comunità di Sant’Egidio durante il periodo delle elementari. Questo contesto familiare problematico potrebbe aver influenzato le sue scelte e le sue relazioni sociali.

Le guerre tra baby-paranze

L’omicidio di Emanuele Durante si inserisce in un quadro più ampio di violenza giovanile a Napoli, dove le baby-paranze si scontrano per il controllo del territorio. Il giovane conosceva Arcangelo Correra, un altro ragazzo coinvolto in un episodio di violenza avvenuto il 9 novembre, quando Correra è stato colpito alla testa. Questo caso ha portato all’arresto di un altro giovane, Renato Caiafa, che ha affermato che il colpo era partito accidentalmente mentre mostrava una pistola trovata per strada. Le indagini attuali non escludono un possibile collegamento tra l’omicidio di Durante e quello di Emanuele Tufano, un 15enne ucciso in uno scontro tra bande il 24 ottobre.

Le parole del procuratore Gratteri

Nicola Gratteri, Procuratore di Napoli, ha commentato la situazione della violenza giovanile in città, evidenziando un trend preoccupante. Secondo Gratteri, il numero di giovani coinvolti in attività criminali è in aumento, e questo fenomeno non è limitato solo a Napoli, ma si estende a tutta la Campania e all’Italia. Ha sottolineato come, sebbene il numero complessivo di omicidi sia diminuito rispetto a venti anni fa, la presenza di giovani in situazioni di violenza rimane allarmante. Gratteri ha anche evidenziato l’importanza di investire in risorse e tecnologia, come telecamere di sorveglianza, per migliorare la sicurezza nelle aree più vulnerabili.