Petizione raccoglie 39.000 firme in Valle D’Aosta per cambiare la regola sull’accesso in pediatria

La petizione di Jean Pierre Boch, sostenuta da 39.000 firme, chiede la modifica della normativa che limita l’accesso ai reparti pediatrici a un solo genitore, dopo una tragica esperienza personale.
Petizione raccoglie 39.000 firme in Valle D'Aosta per cambiare la regola sull'accesso in pediatria Petizione raccoglie 39.000 firme in Valle D'Aosta per cambiare la regola sull'accesso in pediatria

Una petizione online ha raggiunto un traguardo significativo, arrivando a 39.000 firme. L’iniziativa è stata promossa da un residente valdostano, Jean Pierre Boch, con l’obiettivo di modificare la normativa che consente l’ingresso in reparto pediatrico solo a un genitore. Questo argomento ha suscitato l’interesse e la solidarietà di molte famiglie da tutta Italia, portando alla luce una problematica che tocca da vicino tanti genitori.

Il racconto di un genitore

La vicenda è emersa nel giugno del 2024, quando Boch e sua moglie si sono presentati all’ospedale Beauregard per portare la loro figlia di tre anni al pronto soccorso. L’esperienza da loro vissuta ha scosso profondamente la loro vita e ha spinto Boch a intraprendere questa battaglia. Nella richiesta di accesso al reparto, hanno immediatamente incontrato la regola che autorizza l’ingresso di un solo genitore. “Un solo genitore” è stata la prima frase sentita da Boch al citofono, una realtà che ha fatto sorgere in lui molte domande riguardo alle motivazioni di tale disposizione e sulla considerazione del benessere dei bambini.

Boch ha espresso la sua frustrazione e dolore, sottolineando come questa regola lo abbia fatto sentire come se fosse “un genitore di serie B”. L’emozione e il dolore di quel momento sono stati amplificati dalla gravità della situazione della figlia. Nonostante lo shock e la decisione di seguire le norme stabilite, la famiglia ha dovuto affrontare una realtà devastante.

Un tragico epilogo

La situazione della piccola ha preso una piega negativa durante la notte, portando i genitori a sperare in un cambiamento della norma. La moglie di Boch ha tentato di contattare il medico di turno per chiedere se fosse possibile che anche lui potesse entrare, vista l’aggravarsi delle condizioni della bambina. La risposta della pediatra, “No, no, un solo genitore signora”, ha lasciato senza parole la coppia, soprattutto considerando la presenza di una stanza vuota e la necessità di assistenza e conforto in quel momento difficile.

Dopo un paio d’ore, la loro vita è cambiata per sempre: la piccola è morta, e la moglie di Boch ha dovuto affrontare da sola quella notte terribile. Il loro dolore ha spinto Jean Pierre Boch a chiedere un cambiamento immediato della norma che regolamenta l’accesso ai reparti pediatrici, al fine di evitare che altre famiglie vivano esperienze così traumatiche e dolorose.

La richiesta di modifica della norma

Jean Pierre Boch ha chiesto alle autorità competenti di riconsiderare e modificare la regola attuale sull’ingresso in pediatria. Il suo obiettivo è permettere a entrambi i genitori di essere accanto ai propri figli nel momento del bisogno, specialmente nei casi di emergenza. La mobilitazione ha già ricevuto un’eco importante, con la petizione che continua a crescere e a ricevere supporto da parte di genitori e cittadini.

Questa situazione ha messo in evidenza non solo la necessità di una revisione delle norme, ma anche l’importanza di ascoltare le esigenze delle famiglie in momenti delicati come quelli che riguardano la salute dei più piccoli. La speranza di Boch è che la sua iniziativa possa portare a un cambiamento positivo, affinché nessun altro genitore debba mai sentirsi escluso in un momento così cruciale per la vita dei propri figli.