Scoperto giro di scommesse clandestine da oltre 50 milioni: indagini della Guardia di finanza

La Guardia di finanza di Lucca smantella un’organizzazione criminale dedita a scommesse clandestine, sequestrando beni per sei milioni e rivelando un volume d’affari oltre i 50 milioni di euro.
Scoperto giro di scommesse clandestine da oltre 50 milioni: indagini della Guardia di finanza Scoperto giro di scommesse clandestine da oltre 50 milioni: indagini della Guardia di finanza

Un’ampia operazione delle Fiamme gialle di Lucca ha portato alla luce un giro di scommesse clandestine con un volume d’affari che supera i 50 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla procura di Firenze, hanno portato alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini per dodici indagati, inclusi anche due enti giuridici. Il giudice fiorentino ha disposto il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo che si avvicina ai sei milioni di euro. Questi beni comprendono immobili, quote societarie, conti correnti e criptovalute.

Le indagini della Guardia di finanza

La Guardia di finanza ha effettuato un’inchiesta approfondita che ha rivelato un’organizzazione criminale dedita alla raccolta abusiva di scommesse. Secondo quanto riportato in una nota ufficiale dell’ente, il giudice ha accolto le richieste della procura, riconoscendo l’esistenza di un reato associativo volto proprio a gestire il mercato delle scommesse illegali. La portata dell’inchiesta ha messo in evidenza la complessità e l’estensione del sodalizio, attivo non solo in Toscana, ma anche in altre regioni italiane come Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia.

Un sistema articolato di raccolta delle scommesse

Le indagini hanno svelato una rete di oltre 100 agenzie di scommesse coinvolte nella raccolta clandestina. Più di 1.000 conti di gioco sono stati tracciati, molti dei quali intestati a soggetti terzi. Gli indagati avrebbero operato attraverso vari bookmaker, raggiungendo un volume di gioco mensile che supera il milione di euro. L’ammontare totale delle scommesse è stato quantificato in oltre 50 milioni, portando alla luce un’attività altamente profittevole e certamente illegale. Gli investigatori hanno scoperto anche che il sodalizio criminale ha generato un illecito profitto significativo, dimostrando l’ampiezza delle operazioni svolte.

Ritrovamenti di prove e attrezzature incriminate

Nel corso delle indagini, la Guardia di finanza ha raccolto una enorme quantità di prove documentali, inclusi oltre 1.500.000 messaggi e quasi 850.000 file immagini. Questi materiali hanno confermato l’ipotesi di un’operazione sistematica di intermediazione illecita nella raccolta di scommesse sportive. È emerso inoltre il mancato rispetto delle normative antiriciclaggio, evidenziando trasferimenti di denaro per importi singoli superiori ai 50.000 euro, tutti operati in un contesto di organizzazione associativa.

Il sequestro preventivo e le azioni future

Il sequestro di beni, avvenuto grazie all’operato dei militari del Gruppo della Guardia di finanza di Viareggio, è un’ulteriore misura preventiva finalizzata a contrastare l’attività criminosa. Gli specialisti del nucleo speciale per la tutela della privacy e frodi tecnologiche hanno collaborato con i finanzieri in questa operazione complessa. È ora fondamentale attendere gli sviluppi del processo, mentre la lotta contro le scommesse illegali continua a rappresentare una priorità per le autorità italiane.