Sgomberata una rete di trafficanti: arresti tra Venezia e Padova

I carabinieri di Venezia arrestano 14 sospetti, tra cui italiani e albanesi, in un’operazione contro il traffico di droga e l’estorsione, evidenziando la portata transnazionale dell’attività criminosa.
Sgomberata una rete di trafficanti: arresti tra Venezia e Padova Sgomberata una rete di trafficanti: arresti tra Venezia e Padova

È un’importante operazione contro il traffico di droga quella portata a termine dai carabinieri di Venezia. Nella mattinata di oggi sono scattati gli arresti nei confronti di 14 sospetti, tra cui 6 italiani e 8 albanesi, accusati di diversi reati legati allo spaccio e all’estorsione.

Le operazioni di oggi e il contesto internazionale

I provvedimenti restrittivi eseguiti dalla Procura di Venezia hanno visto coinvolte le province di Venezia e Padova. A coordinare le operazioni è stato il Sio del 4/o Battaglione “Veneto”, supportato dal Nucleo Cinofili di Torreglia e dal Pm-m di Istrana. Questa azione ha incluso anche la collaborazione con le forze di polizia di Albania, Germania e Spagna, a dimostrazione della portata transnazionale dell’attività criminosa.

Le indagini, partita a novembre 2022, hanno rivelato un’ampia rete di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti che non solo si estendeva nel territorio veneto, ma anche nei limitrofi, come il trevigiano e il padovano. Gli arresti odierni sono avvenuti all’alba, evidenziando l’urgenza e l’importanza di porre fine a una situazione che aveva coinvolto non solo i trafficanti ma anche una comunità locale vulnerabile.

L’indagine e l’attività di spaccio

L’inchiesta ha rivelato che la base operativa del gruppo era situata a Mira, nel Veneziano, da dove gli indagati gestivano il traffico di droga. In particolare, il gruppo si era specializzato nella vendita di cocaina, con introiti settimanali stimati in 150.000 euro, venduta a un prezzo di 100 euro al grammo. L’attività illecita non si limitava alla mera distribuzione, ma si accompagnava a una serie di comportamenti violenti verso i consumatori.

Un aspetto inquietante della situazione emersa dagli interrogatori è la pratica delle estorsioni, perpetrate con modalità intimidatorie. Il racconto di una spedizione punitiva in un’abitazione mette in luce la brutalità del gruppo: un uomo è stato minacciato di violenza e costretto a saldare un debito di 5.000 euro a causa di un errore di un intermediario. L’intervento immediato dei carabinieri, allertati dalla compagna della vittima, ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

I numeri del traffico e le affiliazioni del gruppo

Secondo le stime emerse dall’inchiesta, il giro d’affari della rete di trafficanti di droga ammonta a 723.500 euro, un dato che evidenzia la grandezza della operazione illegale portata avanti dal gruppo. La cocaina veniva stoccata in capannoni e abitazioni, con l’aiuto di complici, per essere poi redistribuita da corrieri. Questo modus operandi dimostra la complessità organizzativa della banda, che si muoveva attraverso reti di distribuzione ben delineate.

La questione del traffico di droga, purtroppo, rappresenta un problema crescente in molte aree ed è evidente che le forze dell’ordine devono continuare a vigilare e agire con determinazione. Le operazioni odierne hanno rappresentato un passo significativo verso la strutturazione di un’azione di contrasto più ampia, che richiede la piena collaborazione tra diversi enti e nazioni.

Con questo intervento, i carabinieri hanno sottolineato il loro impegno nella lotta contro il traffico di droga e contro tutte le forme di violenza associata a questa attività illecita, cercando di restituire sicurezza e tranquillità ai cittadini.