Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine in Florida ha portato alla cattura di una banda specializzata nel furto di SUV di lusso. Questa organizzazione criminale, attiva negli Stati Uniti, ha messo a segno colpi in diverse località, rubando oltre 80 veicoli. Le indagini, condotte da diverse agenzie, hanno rivelato un modus operandi ingegnoso che ha permesso ai ladri di agire indisturbati per anni.
Le indagini che hanno portato alla cattura
Da quasi tre anni, il Florida Department of Law Enforcement , insieme al Florida Attorney General, al Tampa International Airport Police Department , alla Florida Highway Patrol e a Homeland Security Investigations , ha lavorato per smantellare questa rete criminale. Il lungo periodo di indagini è stato giustificato dalla complessità del caso e dall’ampiezza delle operazioni della banda, che ha colpito in diverse contee della Florida e in altri Stati come Texas, Georgia, Colorado, Kentucky, Louisiana e Ohio.
Le autorità hanno identificato sei individui come i principali responsabili dei furti. Questi ladri non si limitavano a rubare veicoli, ma hanno anche messo in atto un sistema sofisticato per duplicare le chiavi e localizzare i veicoli rubati. L’operazione ha richiesto un notevole dispiegamento di risorse e un’accurata pianificazione da parte delle forze dell’ordine.
Il modus operandi della banda
Il metodo utilizzato dalla banda per rubare i SUV era tanto semplice quanto efficace. I ladri iniziavano noleggiando un veicolo da compagnie come Avis e Budget, due tra i principali operatori nel settore dell’autonoleggio. Una volta in possesso del veicolo, duplicavano le chiavi e nascondevano un Apple AirTag all’interno dell’auto. Questo dispositivo GPS consentiva loro di localizzare il veicolo anche dopo la riconsegna.
Dopo aver identificato il luogo in cui il SUV era parcheggiato, i ladri tornavano a prenderlo utilizzando la chiave duplicata. Non si limitavano a colpire solo nei punti di noleggio, ma attendevano anche che ignari clienti noleggiassero nuovamente il veicolo. In questi casi, approfittavano di momenti di distrazione per prelevare l’auto e, successivamente, cambiavano i numeri di telaio per rivenderli sul mercato nero, accettando pagamenti in contante per evitare di essere rintracciati.
I veicoli di lusso nel mirino
La banda aveva una predilezione particolare per i SUV di produzione americana, tra cui modelli come Cadillac Escalade, GMC Yukon e Chevrolet Suburban. Questi veicoli, noti per il loro valore elevato, rappresentavano un obiettivo ideale per i ladri, che sapevano di poter ottenere profitti significativi dalla loro rivendita. Il valore di questi SUV varia tra i 30.000 e i 150.000 dollari, rendendo i furti particolarmente lucrativi.
Nonostante il numero elevato di veicoli rubati, le forze dell’ordine sono riuscite a recuperare solo 12 delle auto sottratte. La cattura dei sei membri della banda non solo segna un importante passo avanti nella lotta contro il crimine, ma evidenzia anche la necessità di una maggiore vigilanza da parte delle compagnie di autonoleggio e dei consumatori.
Conseguenze legali per i colpevoli
Le conseguenze legali per i sei arrestati sono severe. Negli Stati Uniti, i reati di furto di veicoli sono puniti con pene che variano in base al valore del mezzo rubato. Nel caso di SUV di lusso, il reato è classificato come di terzo grado, con pene che vanno da 2 a 10 anni di carcere e multe che possono raggiungere i 10.000 dollari. La gravità delle accuse riflette non solo il valore dei veicoli coinvolti, ma anche l’impatto che tali crimini hanno sulla sicurezza e sulla fiducia dei consumatori nel settore dell’autonoleggio.
🔴Condividi coi tuoi amici!👇