Nella giornata di lunedì 17 marzo, il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha annunciato la chiusura delle scuole per consentire l’esecuzione di controlli approfonditi negli edifici scolastici, a seguito dei recenti eventi sismici che hanno colpito la zona. Questa decisione è stata comunicata attraverso i canali social del primo cittadino, il quale ha sottolineato l’importanza di completare le verifiche necessarie per garantire la sicurezza degli studenti. Alcuni istituti, tuttavia, sono stati riaperti, mentre le scuole secondarie di II grado di competenza della Città Metropolitana e le scuole San Giuseppe e De Santis, insieme al Polo Culturale di Palazzo Toledo, sono state escluse dalla chiusura.
Chiusura delle scuole a Pozzuoli
La chiusura delle scuole a Pozzuoli è stata disposta per permettere il prosieguo dei controlli post-terremoto. Il sindaco Manzoni ha dichiarato che le verifiche sono in corso e che è necessario completare alcune attività di controllo prima di riaprire completamente gli istituti. Le scuole rimarranno chiuse per la giornata di lunedì, mentre nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta a Napoli, le scuole hanno riaperto come comunicato dal sindaco Gaetano Manfredi. Questa situazione ha generato preoccupazione tra i genitori e gli studenti, che attendono con ansia notizie sulla sicurezza delle strutture scolastiche.
Gli sfollati a Napoli
A seguito dei terremoti che hanno colpito Napoli e i Campi Flegrei, si registrano 198 sfollati nella città. Le scosse, che hanno avuto magnitudo 4.4 il 13 marzo, 3.5 il 14 marzo e 3.9 il 15 marzo, hanno costretto molte persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Attualmente, 17 sfollati sono ospitati in via Acate e 16 a Marechiaro. La situazione è stata monitorata da un’unità di crisi comunale, che si è riunita per discutere le misure da adottare per affrontare l’emergenza.
Durante l’incontro, hanno partecipato diverse figure istituzionali, tra cui il sindaco di Napoli, il prefetto e il capo dipartimento della Protezione Civile. È stata ribadita l’importanza di comunicare chiaramente alla popolazione la natura dell’emergenza, che è di tipo bradismico e non vulcanico. Questo chiarimento è fondamentale per evitare panico e malintesi tra i cittadini.
Chiarimenti sulla situazione di emergenza
Il Comune di Napoli ha emesso una nota per chiarire che non è prevista alcuna evacuazione, poiché il rischio attuale è legato a scosse di terremoto e non a un’eruzione vulcanica. In caso di ulteriori scosse, verranno attivati protocolli specifici per garantire la sicurezza della popolazione. Le aree di attesa e accoglienza temporanea sono state predisposte per fornire assistenza e supporto ai cittadini. Le aree di attesa sono destinate a fornire informazioni e generi di conforto, mentre le aree di accoglienza temporanea offrono un luogo sicuro dove le persone possono rimanere per brevi periodi.
Le aree di attesa sono state allestite in diverse località, tra cui viale della Liberazione e viale Ippodromo, mentre le aree di accoglienza attualmente attive si trovano nella Municipalità 10 in via Acate e nella struttura “San Francesco di Assisi” a Marechiaro. Questi spazi sono attrezzati per garantire il benessere dei cittadini, offrendo servizi igienici e pasti.
Cosa fare in caso di scossa
Il Comune ha fornito indicazioni su cosa fare in caso di scossa. I cittadini che non possono rientrare nelle proprie abitazioni a causa di inagibilità possono accedere al Contributo di Autonoma Sistemazione , che offre supporto economico per la sistemazione. Per coloro che temono di rientrare a casa, verranno effettuati sopralluoghi di agibilità per verificare la sicurezza degli edifici. È importante che i cittadini siano informati sulla differenza tra valutazione di agibilità e studi di vulnerabilità, che verranno effettuati successivamente.
La situazione attuale vede un totale di 214 persone allontanate dalle loro abitazioni, di cui 198 in stato di sgombero. Di queste, 55 sono ospitate in strutture alberghiere, mentre altre hanno trovato sistemazione autonoma. Presso la sede di via Acate, i pasti sono forniti da Caritas e Croce Rossa, mentre nella struttura di Marechiaro, i pasti sono assicurati da un servizio di refezione scolastica.
Il 17 marzo, le scuole a Pozzuoli riapriranno regolarmente, ad eccezione del Plesso Viviani, che rimarrà chiuso per lavori.