Tragedia a Bari: neonato trovato morto nella culla termica, indagini in corso

Un neonato è stato trovato senza vita nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari il 2 gennaio. La Procura indaga su omicidio colposo, coinvolgendo il parroco e un tecnico.
Tragedia A Bari: Neonato Trovato Morto Nella Culla Termica, Indagini In Corso Tragedia A Bari: Neonato Trovato Morto Nella Culla Termica, Indagini In Corso
Tragedia a Bari: neonato trovato morto nella culla termica, indagini in corso - unita.tv

Un tragico episodio ha scosso la comunità di Bari, dove un neonato è stato rinvenuto senza vita nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista. L’accaduto, avvenuto il 2 gennaio, ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura, che sta cercando di chiarire le circostanze della morte del piccolo. Le indagini si concentrano su elementi cruciali, tra cui la consulenza su un liquido trovato nella culla, che potrebbe rivelare se il neonato fosse stato abbandonato vivo.

La morte del neonato: dettagli e indagini in corso

Le indagini sulla morte del neonato sono in fase avanzata, ma mancano ancora alcuni elementi fondamentali. La Procura di Bari, guidata dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla sostituta Angela Morea, ha richiesto una consulenza per analizzare il materiale rinvenuto sul lettino della culla termica. In particolare, il perito dovrà stabilire se il liquido trovato fosse effettivamente urina. Se così fosse, si potrebbe confermare che il piccolo era stato abbandonato vivo a pochi giorni dalla nascita. La consulenza è stata affidata al genetista Carlo Previderè dell’Università di Pavia.

L’autopsia ha già chiarito che il neonato è deceduto a causa di ipotermia, una condizione aggravata dalle basse temperature invernali. Tuttavia, le indagini si concentrano anche su eventuali malfunzionamenti della culla termica. Secondo i tecnici della Squadra Mobile, al momento in cui il neonato è stato posizionato nella culla, non è scattato alcun allarme e non è stata effettuata alcuna chiamata al cellulare del parroco, come previsto dalle procedure. Questi dettagli sollevano interrogativi sulla sicurezza della culla e sulla responsabilità delle persone coinvolte.

Le responsabilità: indagati il parroco e il tecnico

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti di due figure chiave: il parroco don Antonio Ruccia e il tecnico Vincenzo Nanocchio, che nel 2014 aveva installato la culla termica. È emerso che, il 14 dicembre, Nanocchio aveva sostituito l’alimentatore della culla a causa di alcuni blackout. Tuttavia, nonostante le riparazioni, al momento dell’abbandono del neonato, la culla non ha funzionato correttamente. Inoltre, il climatizzatore, che avrebbe dovuto riscaldare l’ambiente, ha rilasciato aria fredda, contribuendo ulteriormente alla morte del piccolo.

Questi elementi di malfunzionamento pongono interrogativi sulla gestione della culla termica e sulla responsabilità di chi si occupa della sua manutenzione. La Procura attende ora l’ultima perizia riguardante il liquido trovato nella culla, che potrebbe fornire ulteriori indizi sulla situazione del neonato al momento del suo abbandono. Con la chiusura delle indagini in vista, si prospetta la possibilità di un processo per i due indagati, che dovranno rispondere delle loro azioni in relazione a questa tragica vicenda.

Un caso che scuote la comunità

La morte del neonato ha suscitato un forte impatto emotivo nella comunità di Bari. La chiesa di San Giovanni Battista, luogo in cui è avvenuto il ritrovamento, è ora al centro di un’inchiesta che mette in luce non solo le responsabilità individuali, ma anche le problematiche legate alla sicurezza delle strutture destinate ad accogliere i neonati. La comunità attende con ansia gli sviluppi delle indagini, sperando che la verità emerga e che si possano adottare misure per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.