Tragica valanga a Cortina: Elisa De Nardi perde la vita, il fratello tenta di salvarla

Una valanga ha travolto un gruppo di scialpinisti sulla Forcella Giau a Cortina d’Ampezzo il 16 marzo 2025, causando la morte di Elisa De Nardi e Abel Ayala Anchundia. Andrea De Nardi è l’unico sopravvissuto.
Tragica Valanga A Cortina: Elisa De Nardi Perde La Vita, Il Fratello Tenta Di Salvarla Tragica Valanga A Cortina: Elisa De Nardi Perde La Vita, Il Fratello Tenta Di Salvarla
Tragica valanga a Cortina: Elisa De Nardi perde la vita, il fratello tenta di salvarla - unita.tv

Una tragedia si è consumata ieri, 16 marzo 2025, sulla Forcella Giau, a Cortina d’Ampezzo, dove una valanga ha travolto un gruppo di scialpinisti, causando la morte di due persone. Tra le vittime, Elisa De Nardi, 40 anni, e Abel Ayala Anchundia. Il fratello di Elisa, Andrea De Nardi, è l’unico sopravvissuto e ha tentato disperatamente di salvare la sorella, nonostante una frattura alla caviglia. Le indagini sono già in corso da parte della Procura di Belluno, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti.

La dinamica della tragedia

Intorno alle 13 di ieri, un gruppo di scialpinisti stava percorrendo il sentiero sulla Forcella Giau quando, improvvisamente, una massa di neve si è staccata dal costone roccioso. Andrea De Nardi, 51 anni, di Conegliano, si trovava in testa al gruppo e, nonostante sia stato travolto dalla valanga, è riuscito a mantenere la testa fuori dalla neve, permettendogli di respirare. Questo fortunato evento gli ha consentito di sopravvivere, mentre la valanga ha inghiottito completamente Elisa e Abel.

Un amico del gruppo, che per caso è stato solo sfiorato dalla valanga, ha contribuito a liberare Andrea dalla neve. Sconvolto e con una caviglia fratturata, Andrea ha immediatamente iniziato a cercare i suoi compagni, insieme agli altri tre sopravvissuti. La situazione si è fatta drammatica mentre i minuti si trasformavano in ore, e i segnali degli Artva indicavano la posizione dei dispersi.

I tentativi di salvataggio

Nonostante gli sforzi incessanti, il recupero di Elisa e Abel si è rivelato estremamente difficile. Le sonde utilizzate per cercare i dispersi non riuscivano a raggiungere Elisa, che era sepolta a ben quattro metri di profondità. I soccorritori hanno lavorato senza sosta, ma il tempo passava e la situazione si faceva sempre più critica. Andrea, pur con il dolore della frattura, ha continuato a cercare la sorella, sperando in un miracolo.

Dopo un lungo e faticoso intervento di ricerca, Elisa è stata finalmente trovata. Tuttavia, i tentativi di rianimarla si sono rivelati vani. La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo la famiglia, ma anche l’intera comunità locale, che si è stretta attorno ai familiari delle vittime.

L’inchiesta della Procura di Belluno

La Procura di Belluno ha avviato un’inchiesta per fare luce sulla tragedia. Gli inquirenti hanno già ascoltato Andrea De Nardi, unico sopravvissuto, che attualmente si trova ricoverato a Pieve di Cadore. Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza di Cortina d’Ampezzo, che sta cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità.

La valanga che ha colpito il gruppo di scialpinisti ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle escursioni in montagna, specialmente in condizioni meteorologiche avverse. Gli esperti stanno analizzando la situazione per comprendere meglio le cause che hanno portato a questo tragico evento. La comunità di Cortina d’Ampezzo è in lutto e si prepara a dare l’ultimo saluto a Elisa e Abel, mentre la speranza di un miglioramento delle condizioni di sicurezza in montagna rimane viva.