Nella capitale italiana, il fenomeno dei bivacchi tra i turisti sta sollevando preoccupazioni riguardo al rispetto delle norme e alla salvaguardia dei monumenti. In particolare, la piazza della Rotonda, famosa per il Pantheon, sta diventando un luogo di consumo di cibo da asporto, con visitatori che ignorano i divieti e si sistemano sui gradini della fontana recentemente restaurata. Questo comportamento, che mette a rischio la bellezza e l’integrità dei monumenti, richiede un’analisi approfondita.
Bivacchi e consumo di cibo in piazza della Rotonda
La piazza della Rotonda, con il suo maestoso Pantheon, è diventata un punto di ritrovo per turisti che desiderano gustare cibo da asporto. Pizza, panini e piatti più elaborati come poke e pasta al sugo vengono consumati con nonchalance sui gradini della fontana, nonostante il divieto di farlo. La bellezza del luogo, con il suo mix di marmo bianco e colorato, travertino e bronzo, non sembra scoraggiare i visitatori, che si sistemano comodamente per un pranzo all’aperto.
Il problema principale risiede nella mancanza di cartelli informativi che avvisino i turisti dei divieti. Durante un recente fine settimana, non erano presenti vigili urbani a monitorare la situazione, permettendo così a centinaia di visitatori di mangiare e socializzare senza alcun riguardo per le regole. Questo comportamento crea una sorta di giostra illegale, dove i turisti si alternano sui gradini, lasciando spazio per altri, mentre il panorama del Pantheon fa da sfondo a questa scena di degrado.
La proliferazione di negozi di cibo da asporto
La presenza di numerosi negozi di cibo da asporto nella zona contribuisce ulteriormente al problema. Paninerie, focaccerie e poke bar si sono moltiplicati, attirando visitatori che preferiscono consumare i loro pasti all’esterno. La piazza, quindi, si trasforma in un’area di consumo, dove il cibo da asporto diventa protagonista. La mancanza di spazi adeguati per mangiare all’interno dei locali porta i turisti a cercare un posto dove sedersi, spesso scegliendo i gradini della fontana.
Questa situazione non solo danneggia l’immagine della piazza, ma mette anche a rischio la conservazione del monumento. Senza un’adeguata sorveglianza e informazione, i turisti continuano a ignorare le regole, trasformando uno dei luoghi più belli di Roma in un’area di pic-nic improvvisata.
Situazione diversa a Trinità dei Monti
Contrariamente a quanto accade in piazza della Rotonda, la scalinata di Trinità dei Monti sembra mantenere un certo decoro. Durante un recente pranzo della domenica, i turisti non si sono sistemati sui gradini per consumare cibo. Questo è in parte dovuto alla presenza di cartelli che avvertono sui comportamenti da evitare, ma soprattutto grazie all’operato di una pattuglia di vigili urbani. Questi agenti, giovani e motivati, hanno il compito di monitorare la situazione e invitare i visitatori a non sedersi sui gradini.
La loro presenza ha dimostrato che un controllo attivo può fare la differenza. I turisti, avvisati in modo gentile ma fermo, hanno rispettato le indicazioni, contribuendo a mantenere l’ordine e il decoro del monumento. Questo esempio evidenzia l’importanza di una sorveglianza adeguata per garantire il rispetto delle norme e la salvaguardia dei luoghi storici.
Blitz contro gli alberghi e b&b illegali
Un altro aspetto della gestione turistica a Roma è emerso con il recente blitz della polizia contro gli alberghi e b&b privi di autorizzazione. Sei strutture sono state chiuse dal Questore, tra cui un hotel in via Milazzo, che operava senza le necessarie licenze. Il titolare di un altro b&b, il Beauty Palace in via Principe Amedeo, è stato denunciato per non aver registrato correttamente un cliente.
Queste operazioni mirano a combattere l’abusivismo nel settore dell’accoglienza, un problema che affligge molte città turistiche. La chiusura di strutture non autorizzate è un passo importante per garantire la qualità dei servizi offerti ai turisti e per tutelare il mercato degli alloggi regolari. La creazione di un ambiente di accoglienza controllato è fondamentale per preservare l’immagine di Roma come meta turistica di prestigio.