La recente domanda di Grayscale per un ETF spot su Cardano ha acceso l’interesse nel mondo delle criptovalute. Questa è la sessantesima richiesta presentata alla SEC per un prodotto di questo tipo e segna un momento storico poiché è la prima dedicata a Cardano negli Stati Uniti. L’evento ha un impatto significativo sul prezzo della criptovaluta ADA e sul panorama crypto in generale.
La blockchain Cardano: un’approccio scientifico
Cardano si distingue nel panorama delle criptovalute per il suo approccio innovativo e rigorosamente scientifico. Fondato nel 2017, è considerato un progetto di “terza generazione” che punta a superare le limitazioni delle blockchain precedenti. Charles Hoskinson, uno dei co-fondatori di Ethereum, ha guidato il team di sviluppo, impegnandosi a implementare tecnologie basate su ricerche accademiche e peer-reviewed. Questo metodo garantisce una struttura solida e ben ponderata per l’evoluzione della piattaforma.
Una delle caratteristiche distintive di Cardano è la governance decentralizzata. Questo sistema consente ai possessori di ADA di partecipare attivamente alle decisioni riguardanti lo sviluppo della blockchain, attraverso un processo di voto. Tuttavia, nonostante queste potenzialità, il progetto ha mostrato una certa lentezza nello sviluppo. Questo ciò ha portato a una mancanza di competitività con Ethereum e ha visto Cardano superato in alcuni ambiti, come la finanza decentralizzata , da progetti più agili e reattivi. La promessa di una governance decentralizzata rappresenta un obiettivo ambizioso che, ad oggi, non è stato pienamente realizzato.
L’impatto della richiesta ETF sul prezzo di ADA
La notizia della richiesta da parte di Grayscale ha immediatamente avuto risonanza nel mercato, con il valore della criptovaluta ADA che ha visto una crescita del 15%. Tuttavia, un’analisi più approfondita suggerisce che questo aumento sia solo un rimbalzo temporaneo, piuttosto che una stabilizzazione a lungo termine. In precedenza, il prezzo di ADA era sceso drasticamente, arrivando a poco più di 0,3 dollari sotto la pressione della SEC, che considerava la criptovaluta come una security non registrata.
Il picco successivo al 2016, coinciso con la vittoria elettorale di Trump, aveva portato il prezzo fino a oltre 1,2 dollari in un breve intervallo di tempo. Successivamente, il valore di ADA ha faticato a mantenere questi livelli, fluttuando intorno agli 0,8 dollari e scendendo fino a sfiorare i 0,6 dollari all’inizio di febbraio. Dopo un timido rimbalzo, il prezzo attuale si attesta attorno ai 0,8 dollari, ma rimane ben al di sotto dei massimi raggiunti nel 2021, segnando una flessione del 74% rispetto a quei livelli. Queste dinamiche richiederanno ulteriori conferme di sostegno per determinare se il movimento recente possa sfociare in una tendenza di crescita più consolidata.
ETF crypto: la situazione negli Stati Uniti
Negli ultimi anni, i mercati crypto hanno visto un incremento significativo nell’offerta di ETF. Già prima del 2024, erano disponibili ETF crypto, ma questi erano legati a contratti future anziché a criptovalute reali. L’ingresso di ETF spot come quello su Bitcoin, avvenuto a gennaio del 2024, ha segnato un cambiamento decisivo, con un impatto immediato sul prezzo di Bitcoin che ha raggiunto nuovi massimi storici poco prima dell’halving.
A luglio, gli ETF su Ethereum spot hanno seguito a ruota, benché non abbiano suscitato lo stesso entusiasmo. La prospettiva di un’espansione degli ETF crypto nel corso del 2025 prevede l’arrivo di ulteriori prodotti su varie criptovalute, come Litecoin, Solana, XRP e Dogecoin. Tuttavia, per le altcoin come Cardano, il percorso può risultare più complesso. I risultati ottenuti dagli ETF potrebbero non essere paragonabili a quelli di Bitcoin e quindi il successo di un ETF su Cardano potrebbe essere limitato. L’attesa è quindi per vedere come si evolverà questa situazione e quale impatto avrà sui prezzi e sull’intero ecosistema delle criptovalute nel prossimo futuro.