Il Prosecco, tipico spumante italiano, rompe i canoni tradizionali che prevedono un consumo entro un anno dalla vendemmia. Una vera e propria rivoluzione che trova terreno fertile grazie alla cantina Bottega, che, durante il Wine Paris 2025, ha presentato per la prima volta al pubblico quattro diverse annate del celebre vino trevigiano. Questa innovazione avviene in un contesto dove la qualità e la varietà sono sempre più apprezzate dai consumatori e dai critici.
Bottega e la sperimentazione enologica
L’approccio di Bottega non è frutto del caso, ma di un intenso lavoro di ricerca e sperimentazione durato tre anni. Agronomi ed enologi hanno collaborato per isolare le potenzialità delle diverse annate. Gli studi hanno portato al risultato di preservare le qualità distintive del vino, affinché potesse resistere al passare del tempo. Durante eventi di degustazione, sono stati presentati Prosecco di annate anche datate, come il 2013, suggerendo che questa tipologia di vino può rivelare complessità e struttura sorprendenti.
La cantina di Bibano di Godega, situata nel cuore della Treviso vinicola, ha scelto per il suo debutto parigino annate fresche: 2021, 2022, 2023 e 2024. L’obiettivo è chiaro: dimostrare come il vitigno Glera sia capace di trasmettere freschezza e aromaticità, ma anche una struttura raffinata e una complessità inaspettata. Questa iniziativa rappresenta una nuova frontiera non solo per i produttori di Prosecco, ma anche per i consumatori curiosi di scoprire l’evoluzione di questo spumante.
Tecniche di produzione all’avanguardia
Il percorso di Bottega nella produzione del Prosecco ha visto l’introduzione di tecniche innovative come la fermentazione di dodici mesi in autoclave. Questo procedimento ha portato a risultati comparabili, se non addirittura superiori, a molti Champagne noti. La selezione delle uve è stata effettuata con attenzione, prediligendo vigneti situati nelle migliori parcelle delle Colline Patrimonio dell’UNESCO, dove le uve Glera vengono allevate nel rispetto della sostenibilità e vendemmiate solo manualmente al giusto grado di maturazione.
In aggiunta, viene applicata la criomacerazione prefermentativa, un metodo che protegge la carica organolettica dell’uva, e l’affinamento in autoclavi orizzontali. Quest’ultima tecnica è il risultato di ricerche avanzate in ambito enologico, studiando la qualità dei vini a lungo durante il processo di produzione. Un aspetto fondamentale rimane il tempo di fermentazione prolungato, che consente di ottenere vini dalle nuove espressioni aromatiche e gustative, differenziate tra loro a seconda delle caratteristiche delle annate e dei vari cru.
Un’immagine rinnovata del Prosecco
L’iniziativa di Bottega non punta solo a deliziare il palato degli intenditori, ma anche a ridefinire l’immagine del Prosecco nel panorama enoico mondiale. Questo spumante, a lungo relegato a un ruolo marginale come semplice aperitivo, viene ora presentato come una scelta di alta classe, capace di sostenere abbinamenti gastronomici più complessi. L’idea di puntare su una selezione di cru di alta qualità vuole stimolare le nuove generazioni di imprenditori vinicoli, motivandoli a esplorare e produrre etichette di grande valore.
Il posizionamento dei vari Prosecco presentati da Bottega sul mercato è audace. I prezzi delle bottiglie, come il Gold Stardust dell’annata 2021, arrivano a 250 euro, un investimento considerevole per un vino ancora in fase di maturazione. D’altro canto, il Black Stardust, arricchito con 3.000 cristalli neri applicati a mano, ha un prezzo leggermente più accessibile di 119 euro. La richiesta per quest’ultimo è stata così alta che sono già state prenotate le prime 4.000 bottiglie. Un segno chiaro di un crescente interesse verso questa nuova visione del Prosecco, che promette di allargare gli orizzonti enologici e stimolare la curiosità dei consumatori.