La decima edizione di PhEST, il Festival internazionale di fotografia e arte, si svolgerà a Monopoli dall’8 agosto fino al 16 novembre. Un evento che si preannuncia ricco di soprese, con una durata raddoppiata rispetto alle precedenti edizioni. L’annuncio di questa manifestazione è stato fatto durante la BIT, la Borsa Internazionale del Turismo che si tiene a Milano, sottolineando l’importanza di PhEST non solo per la città pugliese, ma per il panorama culturale nazionale e internazionale.
Gli eventi e le novità della decima edizione di PhEST
Quest’anno, il festival introduce una nuova formula: una durata estesa di tre mesi che porterà la città a trasformarsi in un vero e proprio palcoscenico per l’arte. Durante questo periodo, Monopoli diventerà una cornice ideale per esposizioni fotografiche e opere d’arte contemporanea. Tra le principali novità, spicca la presenza dell’acclamato fotografo inglese Martin Parr, che avrà la sua mostra personale, la prima in Puglia, contribuendo così a elevare il profilo dell’evento. Martin Parr è conosciuto per il suo narrativo approccio alla fotografia documentaria, capace di catturare la vita quotidiana con uno sguardo critico.
Oltre alla mostra personale, i visitatori avranno l’opportunità di partecipare a una talk aperta al pubblico, un’interazione diretta con l’artista che promette di essere una fonte di ispirazione per gli appassionati di fotografia. PhEST punta così a coinvolgere attivamente i cittadini e i turisti, rendendo l’arte accessibile a tutti.
Le figure chiave dietro il festival
Alla direzione organizzativa di PhEST troviamo Cinzia Negherbon, mentre la direzione artistica è affidata a Giovanni Troilo. Le curatele fotografiche sono sotto la responsabilità di Arianna Rinaldo e quelle per l’arte contemporanea a Roberto Lacarbonara. Questa squadra di esperti è pronta a far brillare il festival con un programma ricco e variegato, progettato per attrarre non solo gli amanti dell’arte, ma anche coloro che vogliono approcciarsi a questo mondo per la prima volta.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha espresso il suo entusiasmo per il festival, sottolineando come PhEST rappresenti un traguardo importante per il territorio e come l’arte riesca a dialogare con il contesto urbano. Secondo Emiliano, questo evento offre l’opportunità di rivalutare gli spazi pubblici e trasformarli in gallerie viventi, con un impatto positivo non solo per i visitatori, ma anche per i residenti.
L’importanza di PhEST per la comunità
Il sindaco di Monopoli, Angelo Annese, ha parlato della rilevanza culturale di PhEST, evidenziando che la presenza di artisti di fama internazionale come Martin Parr arricchisce l’offerta culturale della città. Si tratta di un’occasione unica per cittadini e turisti, che avranno modo di immergersi in un evento che promette di essere non solo educativo, ma anche coinvolgente e divertente.
Stefano Bronzini, rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha anche lui ribadito l’importanza della manifestazione, evidenziando come, per il quarto anno consecutivo, l’università sostenga l’iniziativa, ritenendola fondamentale per educare alla bellezza e all’arte. Questo sostegno istituzionale sottolinea la sinergia tra arte e formazione, un connubio che arricchisce l’intero territorio pugliese.
L’eredità di PhEST e il futuro dell’arte in Puglia
PhEST è molto più di un semplice festival; è un luogo di incontro tra artisti e pubblico dove si crea un dialogo costante e stimolante. Giovanni Troilo, direttore artistico, ha sottolineato che il festival rappresenta uno spazio dinamico che si adatta al contesto unico del centro storico di Monopoli. Ogni edizione si arricchisce di nuovi stimoli artistici e culturali, permettendo di esplorare e comprendere la complessità del presente attraverso l’arte.
Questa manifestazione è destinata a lasciare una traccia significativa non solo nel panorama culturale pugliese, ma anche a livello internazionale. Monopoli, con il suo fascino e la sua storia, continua a dimostrarsi un palcoscenico ideale per eventi di tale portata, contribuendo a consolidare il ruolo della Puglia come punto di riferimento nel circuito dell’arte contemporanea.