Ancona e il Giorno della Memoria: l’impegno del sindaco per le vittime degli esuli istriani

Il 27 gennaio, Ancona commemora il Giorno della Memoria con una cerimonia dedicata a Norma Cossetto, simbolo delle sofferenze degli esuli istriani e dell’importanza di preservare la memoria storica.
Ancona e il Giorno della Memoria: l'impegno del sindaco per le vittime degli esuli istriani Ancona e il Giorno della Memoria: l'impegno del sindaco per le vittime degli esuli istriani

Il 27 gennaio segna il Giorno della Memoria, un appuntamento cruciale per ricordare le sofferenze degli esuli istriani e celebrare il coraggio delle vittime. In una cerimonia carica di significato, il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha affrontato il tema dei tragici eventi legati alla Seconda Guerra Mondiale, assumendosi la responsabilità di “chiedere scusa” per le mancanze della città nel 1943.

Il dramma degli esuli: una memoria che interroga

La commemorazione ha avuto come punto focale la figura di Norma Cossetto, una giovane studentessa istriana, simbolo di una tragedia dimenticata. La sua storia di violenza, sevizie e morte è stata ripercorsa nel pomeriggio, sottolineando l’importanza di non dimenticare le atrocità commesse in nome della guerra. Norma, catturata dai partigiani jugoslavi, è stata brutalmente uccisa e gettata in una foiba. Oggi il suo nome è legato a una panchina rossa posizionata nel Porto Antico, un luogo significativo che accoglie chi arriva nella città e invita a non dimenticare le violenze di genere.

Il sindaco Silvetti ha sottolineato l’importanza di questo gesto: “Aver scoperto questa targa sulla panchina rossa è un modo per chiedere scusa a questa comunità”. La memoria di Norma non può essere solo un ricordo, ma deve servire come monito affinché situazioni simili non si ripetano più. Ancona, nonostante i suoi meriti storici e culturali, ha il dovere di riconoscere le sue mancanze legate a questi eventi tragici.

Testimonianze e riflessioni sul dolore collettivo

Durante la cerimonia, l’attore e doppiatore marchigiano Luca Violini ha letto estratti da un libro che narra la drammatica esperienza di Norma Cossetto, toccando il cuore di tutti i presenti. Molti assessori della giunta comunale, tra cui il vice sindaco Giovanni Zinni, hanno partecipato attivamente, dimostrando come le istituzioni siano unite nel commemorare le vittime. Emanuele Piloni, coordinatore regionale degli esuli istriani, ha definito la targa dedicata a Norma come una “bellissima iniziativa del Comune di Ancona“, evidenziando il ruolo della giovane nella memoria collettiva italiana.

Per Piloni, Norma rappresenta il simbolo di un’intera generazione di italiani che hanno subito ingiustizie inenarrabili. Le sue parole hanno richiamato l’attenzione non solo sulle sofferenze di Norma, ma anche sul dovere di preservare la verità storica e di educare le nuove generazioni a conoscere questa parte dolorosa della nostra storia.

Rinnovato impegno per la memoria e la giustizia

Durante le celebrazioni, Silvetti ha ribadito l’importanza di commemorare le vittime e di mantenere vivo il ricordo di ciò che è accaduto, affinché la storia non venga mai distorta. “Abbiamo il dovere di riportare nel giusto solco il significato di questo giorno”, ha affermato, aprendo un dialogo critico sull’importanza della memoria collettiva. La cerimonia si è svolta alla Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, dove è stata deposta una corona in memoria delle vittime, alla presenza di diverse associazioni italiane, autorità civili e militari, e studenti delle scuole locali.

Silvetti ha ricordato come deporre una corona non sia solo un gesto simbolico, ma un modo per rendere omaggio alle sofferenze delle persone che non hanno avuto giustizia. “Ancona deve imparare dai suoi errori”, ha sottolineato, mostrando un forte desiderio di riscatto e un impegno per la creazione di una società più giusta e inclusiva. L’insegnamento da trasmettere alle nuove generazioni deve essere chiaro: il ricordo di eventi tragici è fondamentale per costruire un futuro migliore, al di là delle ideologie politiche.

Il Giorno della Memoria non è solo un’opportunità per riflettere sul passato, ma un invito ad agire per un presente che rispetti i diritti di tutti. Ancona, attraverso l’impegno autentico dei suoi rappresentanti, si propone come custode di questa memoria.