Felice Liperi esplora la storia della canzone italiana nel nuovo libro di Treccani

In occasione del Festival di Sanremo 2025, esce “La canzone italiana” di Felice Liperi, un’opera che esplora l’evoluzione della musica leggera italiana e il suo impatto culturale.
Felice Liperi esplora la storia della canzone italiana nel nuovo libro di Treccani Felice Liperi esplora la storia della canzone italiana nel nuovo libro di Treccani

In occasione del Festival di Sanremo 2025 che partirà l’11 febbraio, il 14 febbraio arriva in libreria “La canzone italiana“, un’opera del critico Felice Liperi, pubblicata da Treccani Libri. Il volume, presentato dal noto giornalista e critico musicale Gino Castaldo, offre un affascinante viaggio attraverso l’evoluzione della musica leggera italiana, con particolare attenzione all’importanza storica e culturale del Festival di Sanremo.

L’origine del Festival di Sanremo: un faro per la musica leggera

Il Festival di Sanremo nasce nel 1951 come risposta a un fenomeno in forte espansione: l’influenza della musica internazionale. L’intento era chiaro: rilanciare la musica leggera italiana in un’epoca in cui l’Italia, uscita da anni di guerra, cercava di risollevare il morale del paese e ritrovare un’identità nazionale. In questo contesto, il Festival assume una funzione eminentemente culturale e politica, qualificandosi come mezzo per ricostruire il senso di appartenenza degli italiani. La Rai, all’avvio di questa manifestazione, coinvolse ben 240 editori musicali, invitandoli a presentare canzoni da cui il pubblico avrebbe scelto quelle da eseguire in diretta. La primissima edizione si svolse in un’atmosfera festosa, all’interno del Casinò, dove il pubblico poteva gustare drink e ascoltare la musica in un’ambientazione simile a una vera e propria music hall.

La conduzione del Festival fu affidata a Nunzio Filogamo, che si avvalse di un’orchestra guidata da Cinico Angelini. Le prime edizioni presentarono artisti del calibro di Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano, contribuendo a far emergere Nilla Pizzi con il brano “Grazie dei fior“, il primo grande successo della competizione. Con il passare degli anni, il Festival mantenne una forte connotazione popolare, seguendo le tendenze musicali del periodo e riflettendo le sensibilità del pubblico di allora.

L’evoluzione stilistica e l’impatto culturale

Con l’ingresso della televisione nel 1954, il Festival di Sanremo subì una notevole trasformazione. Questa connotazione portò con sé non solo il melodramma, ma anche una retorica vicina alla cultura del dopoguerra, con una musica che rispecchiava le emozioni di un’Italia desiderosa di ricostruzione e unità. Nei primi anni, il festival si caratterizzò per una sorta di omogeneità stilistica, dominata da melodie rassicuranti e una certa conformità, il cui apice si toccò nel 1958 con il trionfo di “Volare” di Domenico Modugno.

Negli anni ’60, però, il panorama musicale iniziò ad acquisire nuove sfumature con il crescente interesse per sonorità diverse. La rottura arriva nel 1962 con l’uscita di Cinico Angelini e l’introduzione di artisti come Adriano Celentano e Mina, che portarono il rock e un’energia rinnovata al Festival. La musica leggera italiana, da allora, incominciò a trasformarsi, integrando stili e influenze diverse, e aprendo le porte a sperimentazioni che avrebbero caratterizzato le edizioni successive.

Le sfide e i trionfi del Festival

Gli anni ’70 furono cruciali per il Festival, nonostante qualche crisi. Nel 1973 la Rai trasmise solo la serata finale a causa delle tensioni sociali in corso nelle piazze, dove il pubblico era maggiormente concentrato sui temi di attualità. Ma nel 1981 il Festival ritornò alla carica con una rinnovata formula, introducendo tre serate di festival che riportarono in auge la musica italiana. Brani iconici come quelli di Alice, Vasco Rossi e Eros Ramazzotti segnano il ritorno della kermesse alla ribalta, riportando l’attenzione sulle canzoni, che diventarono così parte integrante dell’evento.

A partire dagli anni ’80, il Festival cambiò volto, trasformandosi in un grande spettacolo televisivo. Celebri conduttori, da Pippo Baudo a Fabio Fazio, si alternarono sul palco, contribuendo a legare il destino della manifestazione a quello dei loro programmi, portando l’attenzione su artisti e canzoni che dominavano le classifiche.

Un viaggio attraverso la musica italiana

La canzone italiana” di Felice Liperi si configura come un vero e proprio viaggio nella storia della musica nella quale si mescolano canti patriottici, melodie napoletane, varietà e la notevole influenza della radio durante il periodo fascista. Le evoluzioni espressive degli anni ’60 e ’70 hanno dato vita a nuovi movimenti musicali e stili che hanno influenzato artisti e generazioni. Liperi dedica un occhio attento anche alla nascita dello star system, all’emergere di generi come il rap e la trap, rimarcando come la canzone italiana non sia solo un’espressione artistica, ma una parte fondamentale della cultura nazionale.

Il libro rappresenta quindi non solo un’analisi della musica leggera italiana, ma anche un confronto tra diversi generi e tendenze che hanno segnato il nostro tempo, confermandosi come una risorsa preziosa per chiunque desideri approfondire la plurale realtà della canzone italiana.