Dal 27 giugno al 13 luglio 2025, la storica città di Spoleto ospiterà la sessantottesima edizione del Festival, un evento che promette di incantare il pubblico con una serie di spettacoli di grande richiamo. Quest’anno segna anche l’ultimo capitolo della direzione artistica di Monique Veaute, che ha guidato il festival con passione e dedizione negli ultimi cinque anni.
L’apertura con “Prima del temporale”
Il festival si aprirà il 27 giugno presso il Teatro Caio Melisso con “Prima del temporale”, un’opera ispirata a una pièce di August Strindberg. L’idea di questo spettacolo è frutto della collaborazione tra Umberto Orsini, che ne è anche il protagonista, e Massimo Popolizio, il regista. Orsini ha sottolineato che l’opera non deve essere vista come una celebrazione o un epitaffio, ma piuttosto come un viaggio attraverso le memorie di un giovane attore che, ormai anziano, riflette sulla propria vita. “Sono testimone di un’epoca e forse solo io potevo portare in scena quest’opera”, ha dichiarato Orsini, evidenziando l’importanza di questo racconto personale.
Debutti e opere in scena
Il festival non si limita a un solo debutto. Tra i protagonisti di quest’edizione ci sarà Luca Marinelli, che non solo reciterà, ma assumerà anche il ruolo di regista per “Cosmicomiche”, un’opera tratta dalle celebri storie di Italo Calvino. Un’altra proposta interessante sarà “Edipus”, reinterpretata da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, che porteranno in scena una nuova visione del classico di Testori. Piero Maccarinelli, invece, dirigerà “L’amore non lo vede nessuno”, un adattamento del romanzo di Giovanni Grasso, promettendo di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e ricca di emozioni.
La chiusura con Mahler
Il gran finale del festival avrà luogo in Piazza Duomo, dove la Budapest Festival Orchestra, sotto la direzione di Ivàn Fischer, eseguirà la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler. Questo concerto rappresenta un momento culminante dell’intera manifestazione, un’opportunità per gli spettatori di immergersi nella potenza e nella bellezza della musica classica, in un contesto suggestivo come quello di Spoleto.
Un bilancio positivo per Monique Veaute
Monique Veaute, che ha ricoperto il ruolo di direttrice artistica, ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro svolto in questi anni. “Il lavoro è stato svolto sempre in assoluta collaborazione fra la città di Spoleto e i numerosi partner, perché da soli non si va da nessuna parte”, ha affermato. Concludendo il suo mandato, ha dichiarato che questi cinque anni sono stati magnifici e ha espresso la sua fiducia che anche il 2025 sarà un anno di grande successo per il festival.
Con una programmazione così ricca e variegata, il Festival di Spoleto si prepara a regalare momenti indimenticabili a tutti gli appassionati di cultura e spettacolo.