A Gorizia, in attesa dell’importante evento della Capitale Europea della Cultura 2025, si sta realizzando un progetto significativo e ambizioso. Si tratta di Go! Pharus, un obelisco che avrà un significato profondo, rappresentando una celebrazione della pace e un invito a unire le culture. Questo manufatto non è solo un’opera d’arte, ma anche un potente simbolo di speranza e collegamento tra i popoli.
L’importanza del piazzale della Casa Rossa
Il piazzale della Casa Rossa, scelto come sito per l’installazione di questo obelisco, è un luogo che riveste un’importanza storica per la città. Il sindaco Rodolfo Ziberna ha sottolineato che uno degli obiettivi principali durante il suo mandato è stato quello di riqualificare quest’area, che ha perso nel tempo la sua bellezza e il suo appeal. L’obiettivo della riqualificazione va oltre il semplice abbellimento: si tratta di restituire alla comunità un luogo di ritrovo e celebrazione, rendendolo un simbolo della storia di Gorizia. Con questo progetto, l’amministrazione intende valorizzare il piazzale e la sua importanza culturale, trasformandolo in uno spazio dove la bellezza e il significato profondo dell’arte possano convivere.
La concezione artistica di Go! Pharus
A capo della creazione di questo obelisco c’è Celia Stefania Centonze, un’interior designer e artista di Trieste. La sua visione è chiara: l’obelisco dovrà fungere da “faro di civiltà”. L’artista ha sottolineato come la sua opera miri a essere un riferimento per i cittadini, ispirando un pensiero di apertura e accoglienza. Non si tratta solo di un’installazione estetica, ma di un monito rivolto al futuro, evidenziando la necessità di superare non solo le barriere fisiche, ma anche quelle mentali e culturali.
La progettazione di Go! Pharus non si limita a elementi architettonici. Infatti, l’obelisco sarà arricchito da un intervento artistico del noto artista Marco Nereo Rotelli, il quale inciderà nel vetro versi dedicati alla pace. Questi versi provengono da poeti italiani e sloveni di grande spessore, come Giuseppe Ungaretti, France Prešeren e Carlo Michelstaedter. Le parole di questi poeti, simboli di unità e comprensione, confluiranno in un messaggio universale, rendendo l’opera un autentico canto all’incontro tra culture diverse, promuovendo così il dialogo e l’armonia.
Una visione per il futuro
Il progetto Go! Pharus non si limiterà a un evento isolato, ma rappresenta l’inizio di una nuova era per Gorizia, in cui l’arte diventa un motore di cambiamento sociale e culturale. Il sindaco Ziberna ha confermato che quest’opera rimarrà nella città anche dopo la fase di celebrazione della Capitale Europea della Cultura 2025, sottolineando così l’intento di trasformare Gorizia in un luogo di accoglienza e scambio. L’inaugurazione di questo obelisco sarà, quindi, un momento non solo di celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sul significato della pace e sull’importanza della collaborazione tra diverse culture e nazioni. La realizzazione di Go! Pharus rappresenta un passo verso un futuro più luminoso e inclusivo, in grado di attrarre turisti e cittadini a scoprire la storia e la cultura di Gorizia.