Gli adolescenti di oggi esprimono desideri e necessità che spesso sfuggono all’attenzione degli adulti. In un contesto familiare, scolastico e sociale che può risultare opprimente, è fondamentale comprendere quali siano le aspirazioni di questi giovani. Abbiamo approfondito il tema con il sociologo Stefano Laffi e lo psicologo Matteo Lancini, che hanno condiviso le loro osservazioni in vista di un intervento previsto per il 21 marzo 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, presso la Galleria Campari di Sesto San Giovanni.
La ricerca di riconoscimento da parte degli adolescenti
Uno dei desideri primari degli adolescenti, come spiegato da Stefano Laffi, è quello di essere visti e riconosciuti per ciò che sono. I ragazzi desiderano essere considerati come individui con pensieri autonomi e necessità specifiche, un aspetto che spesso viene trascurato dagli adulti. Laffi sottolinea che, all’interno delle mura domestiche, gli adulti tendono a proiettare le proprie aspettative sui giovani, imponendo loro scelte riguardanti la scuola, le attività sportive e le future professioni. Questa visione limitata può portare a una vera e propria cecità nei confronti delle reali aspirazioni dei ragazzi.
La necessità di essere riconosciuti va oltre il contesto familiare; gli adolescenti aspirano a essere cittadini attivi, coinvolti nelle decisioni che li riguardano. Nonostante la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia preveda che i minori siano consultati, Laffi evidenzia che le scuole raramente coinvolgono gli studenti nella stesura dei regolamenti, e i politici tendono a escludere i giovani dal dibattito pubblico fino al compimento della maggiore età. Questa mancanza di dialogo e di coinvolgimento contribuisce a una sensazione di impotenza tra i ragazzi, che si sentono privati della possibilità di esprimere le proprie opinioni e desideri.
L’impatto delle aspettative genitoriali
Il desiderio di protezione da parte dei genitori spesso si traduce in un tentativo di controllare le scelte dei figli, indirizzandoli verso ciò che ritengono sia meglio per loro. Laffi osserva che questo approccio, sebbene motivato da buone intenzioni, può risultare controproducente. Gli adulti, infatti, tendono a dimenticare che le esperienze vissute nella loro giovinezza sono molto diverse da quelle dei loro figli. Accettare l’autonomia dei ragazzi è una sfida per molti genitori, che possono vedere strumenti come il registro elettronico dei voti come un modo per mantenere il controllo piuttosto che come un’opportunità di dialogo.
La ribellione dei figli, che può manifestarsi in vari modi, è una parte naturale del processo di crescita. Laffi afferma che è normale e sano che i ragazzi si distacchino dalle aspettative genitoriali, esplorando la propria identità e i propri desideri. Questo processo di scoperta è cruciale per il loro sviluppo e per la costruzione di relazioni sane e autentiche.
L’evoluzione dei desideri e le nuove sfide
Matteo Lancini, psicologo e presidente della Fondazione Minotauro, ha analizzato come i desideri degli adolescenti siano cambiati nel tempo. In passato, l’attenzione era focalizzata sulla sessualità, mentre oggi i ragazzi esprimono un forte desiderio di essere visti per ciò che sono, al di là delle aspettative sociali e familiari. Questa evoluzione è legata a un cambiamento nella percezione della genitorialità, dove diventare genitori è visto come una scelta consapevole piuttosto che un evento naturale.
Lancini evidenzia che, nonostante le buone intenzioni, i genitori spesso reprimono le emozioni dei figli, impedendo loro di esprimere sentimenti come la rabbia o la tristezza. Questa repressione può portare a un desiderio di conformità e di perfezione, mentre i ragazzi cercano semplicemente di essere accettati per chi sono. La mancanza di una comunicazione aperta e di un riconoscimento delle differenze individuali tra genitori e figli può generare conflitti e incomprensioni.
Per affrontare queste sfide, Lancini suggerisce di accettare le diversità e di fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per diventare chi desiderano. È fondamentale che i genitori smettano di proiettare le proprie aspettative sui figli e imparino a valorizzare le loro unicità. Solo così sarà possibile costruire relazioni più sane e significative, in cui i ragazzi possano sentirsi liberi di esprimere i propri desideri e le proprie emozioni.
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