Il romanzo “I santi mostri” di Ade Zeno affronta tematiche complesse come il potere, la deformità e il rapporto con il corpo, ambientando la sua narrazione in un periodo storico drammatico. Attraverso la storia di un circo di artisti deformi, Zeno offre uno spaccato della società tedesca tra il fallito colpo di Stato di Hitler nel 1923 e la fine della Seconda Guerra Mondiale. La presentazione del libro si svolgerà oggi, giovedì 20 marzo, alle 18 presso la Sala Galmozzi di Bergamo, in via Tasso 4.
Un circo di artisti deformi: la trama del romanzo
La storia di “I santi mostri” si sviluppa attorno a un gruppo di artisti deformi che viaggiano attraverso la Germania, sfidando le norme di purezza razziale imposte dal regime nazista. Tra i protagonisti troviamo figure straordinarie come il capocomico con dodici dita, l’uomo scimmia affetto da ipertricosi, l’uomo-piovra e la donna sfregiata. Questi personaggi, che si aggiungono nel corso della narrativa, rappresentano una forma di resistenza contro le convenzioni sociali e le aspettative del regime. Ade Zeno, torinese e cerimoniere al Tempio crematorio, si è guadagnato un posto tra i finalisti del Premio di narrativa Bergamo con questo lavoro, che invita a riflettere sulla bellezza insita nella diversità.
L’ispirazione dietro la narrazione
Zeno ha dichiarato di essere stato influenzato da opere come “The elephant man” di David Lynch, piuttosto che dal film horror “Freaks” di Tod Browning. L’autore sottolinea che il suo intento non era quello di rappresentare un circo di freaks, ma di esplorare la sensibilità e la grazia degli individui considerati “mostri“. La sua narrazione si concentra sulla complessità dell’essere umano, evidenziando come anche i cosiddetti “normali” possano rivelarsi mostruosi nelle loro azioni e comportamenti.
Tematiche di potere e corpo
Nel romanzo, Zeno affronta anche il tema del potere e del rapporto con il corpo. L’autore confessa di non avere deformità, ma di aver sempre percepito il proprio corpo come inadatto. Questa sensazione di disagio si riflette nei suoi personaggi, che vivono una lotta interiore tra l’accettazione e il rifiuto della propria immagine. Zeno si identifica con le persone “bizzarre”, mostrando una profonda empatia verso coloro che si sentono esclusi dalla società.
Personaggi storici e verosimiglianza
La narrazione di “I santi mostri” si intreccia con eventi storici e personaggi reali, come Karl Brandt, il medico personale di Hitler, e la celebre attrice Marlene Dietrich. Zeno ha condotto un’attenta ricerca per garantire la verosimiglianza delle sue descrizioni, in particolare per quanto riguarda la residenza di Hitler, il Berghof. Brandt, in particolare, è un personaggio che ha catturato l’attenzione dell’autore per la sua complessità e il suo ruolo nel programma di sterminio. Zeno ha dedicato tempo a studiare la figura di Brandt, evidenziando la sua dualità di medico brillante e complice di atrocità.
La complessità dei personaggi
Zeno si sforza di rappresentare i suoi personaggi in modo sfumato, evitando di cadere in una visione manichea di buoni e cattivi. Polifemo, uno dei protagonisti, accetta di collaborare con i nazisti, ma lo fa con l’illusione di aiutare i suoi compagni. Questo aspetto mette in luce come anche le scelte più discutibili possano essere motivate da sentimenti umani. La narrazione invita il lettore a riflettere sulla natura del male e sulla responsabilità individuale, ponendo interrogativi sulla moralità in situazioni estreme.
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