La Galleria Still di Milano ospiterà, dall’8 aprile al 30 maggio 2025, una mostra unica dedicata a Julian Lennon, figlio del celebre John Lennon. L’esposizione, intitolata “Whispers Too”, curata da Sandrina Bonetti Rubelli, presenta una selezione di fotografie che riflettono l’intenso legame tra l’artista, la natura e la responsabilità umana. Attraverso immagini evocative, Lennon invita i visitatori a una riflessione profonda sulla bellezza e la fragilità del mondo che ci circonda.
La mostra “Whispers Too” e il suo significato
“Whispers Too” non è solo una raccolta di fotografie, ma un invito a fermarsi e contemplare. Il titolo stesso, che si traduce in “sussurri”, suggerisce un momento di silenzio e introspezione. Le opere di Julian Lennon, esposte a Milano, ritraggono paesaggi, momenti di vita e dettagli che parlano di una connessione profonda con la natura. Ogni scatto è un richiamo alla responsabilità che abbiamo nei confronti del nostro ambiente e delle generazioni future.
Lennon ha condiviso un aneddoto personale che ha influenzato il suo percorso artistico: suo padre, John Lennon, gli aveva promesso che, se fosse morto, avrebbe comunicato con lui attraverso una piuma bianca. Questo simbolo di connessione e speranza è ricorrente nel lavoro di Julian, che ha dedicato la sua vita alla salvaguardia dell’ambiente e dei diritti dei popoli indigeni attraverso la sua fondazione, White Feather.
Julian Lennon: un artista poliedrico
Nato a Liverpool, Julian Lennon ha mostrato fin da giovane un talento naturale per la musica e le arti visive. La sua carriera musicale è iniziata precocemente, portandolo a pubblicare sette album, tra cui il debutto “Valotte”, che ha riscosso un notevole successo. La sua musica è caratterizzata da testi introspectivi e da un forte impegno sociale, come dimostrato dalla sua canzone “Saltwater”, che ha raggiunto la vetta delle classifiche in vari paesi.
Oltre alla musica, Lennon ha intrapreso una carriera nella fotografia, iniziando nel 2010 con la mostra “Timeless”. Da allora, le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, da New York a Tokyo, passando per l’Europa. La sua fotografia non è solo un mezzo di espressione artistica, ma anche uno strumento per sensibilizzare il pubblico su temi importanti come la sostenibilità e la protezione delle culture indigene.
L’impegno filantropico di Julian Lennon
Oltre alla sua carriera artistica, Julian Lennon è un noto filantropo. Nel 2007 ha fondato la White Feather Foundation, un’organizzazione dedicata alla protezione delle culture indigene e alla promozione di progetti educativi e ambientali. La fondazione ha sostenuto numerose iniziative in tutto il mondo, contribuendo a migliorare le condizioni di vita delle comunità svantaggiate.
Nel 2015, in memoria della madre, ha istituito la borsa di studio Cynthia Lennon per le ragazze, assegnando borse di studio a giovani donne in difficoltà. Il suo impegno è stato riconosciuto a livello internazionale, tanto da essere nominato “Peace Laureate” dall’UNESCO nel 2020. Inoltre, ha prodotto documentari che evidenziano l’importanza dell’agricoltura rigenerativa e la necessità di un cambiamento positivo nel nostro rapporto con la terra.
Un legame speciale con l’Italia
Julian Lennon ha un forte legame con l’Italia, grazie alla sua famiglia. Il secondo marito di sua madre, Roberto Bassanini, era italiano, e questo ha portato Julian a trascorrere molte vacanze in Italia, visitando luoghi come Cortina e l’isola d’Elba. La sua connessione con il paese si riflette anche nella sua arte e nel suo impegno sociale, rendendo la mostra di Milano un evento particolarmente significativo per lui.
La mostra “Whispers Too” rappresenta non solo un’opportunità per ammirare il lavoro di un artista talentuoso, ma anche un momento di riflessione sulla nostra responsabilità verso il mondo che ci circonda. Julian Lennon, attraverso la sua arte e il suo impegno, continua a ispirare e a sensibilizzare le persone su temi cruciali per il nostro futuro.
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