Parlare di disabilità con i bambini rappresenta una sfida significativa per molti genitori e educatori. Le domande dirette e senza filtri dei più piccoli possono mettere in difficoltà gli adulti, rendendo necessaria una guida chiara e accessibile. Marina Cuollo, scrittrice e content creator, ha affrontato questo tema con il suo libro “La disabilità spiegata ai bambini e alle bambine. Azzurra e la giornata delle idee“, edito da Becco Giallo e illustrato da Cristina Trapanese. La sua esperienza personale e professionale la rende una voce autorevole in questo ambito.
L’autrice e la sua esperienza personale
Marina Cuollo è nata a Napoli nel 1981 e ha una storia di vita unica. Affetta dalla sindrome genetica Melnick Needles, utilizza una sedia a rotelle e vive con un ventilatore polmonare. La sua vita è stata segnata da pregiudizi e stereotipi legati alla disabilità, esperienze che ha affrontato fin da giovane. Laureata in Scienze biologiche e Dottoressa di ricerca in processi biologici e biomolecole, Cuollo ha sempre cercato di sfuggire alle etichette e ai luoghi comuni. La sua biografia si apre con una descrizione di sé che riflette il suo carattere: “Napoletana, cinica, spietata, simpaticissima”. Questo approccio diretto e sincero si riflette anche nel suo lavoro di scrittrice.
Il libro “La disabilità spiegata ai bambini e alle bambine” nasce dall’esigenza di fornire uno strumento utile per genitori e adulti che desiderano affrontare il tema della disabilità con i più piccoli. Cuollo ha già pubblicato opere significative come “A Disabilandia si tromba” e “Distorsioni“, ma con questo nuovo progetto intende colmare un vuoto nella letteratura per l’infanzia, dove le storie con protagonisti disabili sono raramente rappresentate.
L’importanza di affrontare il tema della disabilità
Marina Cuollo ha deciso di scrivere questo libro dopo aver notato una percezione distorta della disabilità nella società. Attraverso la sua esperienza nel campo della Diversity & Inclusion, ha compreso quanto sia fondamentale educare le nuove generazioni su questi temi. Molti genitori si trovano a dover rispondere a domande dirette e talvolta imbarazzanti dei loro figli riguardo alla disabilità. Cuollo ha voluto fornire una risposta a questa esigenza, creando una storia in cui i bambini e le bambine disabili possano riconoscersi e comprendere meglio il mondo che li circonda.
Nel libro, Cuollo affronta il concetto di abilismo, un termine che molti adulti non conoscono, ma che è cruciale per comprendere le dinamiche sociali legate alla disabilità. La sua intenzione è quella di educare i più giovani, offrendo loro una narrazione che non solo informi, ma che stimoli anche la riflessione e l’empatia. La storia di Azzurra, protagonista del libro, è pensata per essere un punto di partenza per conversazioni significative tra adulti e bambini.
La comunicazione con i bambini: un’opportunità di crescita
Marina Cuollo sottolinea che i bambini, con la loro sincerità e mancanza di filtri, possono mettere in difficoltà anche gli adulti più preparati. Le domande dirette e a volte imbarazzanti possono rivelare pregiudizi radicati nella società. Cuollo ha vissuto queste situazioni in prima persona e ha deciso di scrivere il libro per fornire uno strumento utile a chi desidera affrontare il tema della disabilità in modo aperto e onesto.
La sua esperienza personale l’ha portata a riflettere su come i pregiudizi possano influenzare le interazioni quotidiane. Scrivere questo libro è stato un modo per lasciare un’eredità a chi si trova a dover gestire situazioni simili. L’obiettivo è quello di fornire ai genitori e agli educatori gli strumenti necessari per affrontare le domande dei bambini, aiutandoli a comprendere la diversità e a sviluppare un atteggiamento di rispetto e inclusione.
Marina Cuollo invita tutti, non solo i genitori, a leggere il suo libro. La consapevolezza e l’educazione sono fondamentali per costruire una società più inclusiva, e il libro di Cuollo rappresenta un passo importante in questa direzione.
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