La serie Netflix “Adolescence”: un’analisi delle influenze della Manosfera e delle relazioni giovanili

La serie Netflix “Adolescence” del 2025 esplora il bullismo e la mascolinità tossica attraverso la storia di Jamie, un tredicenne accusato dell’omicidio della compagna Katie, evidenziando l’influenza della Manosfera.
La Serie Netflix &Quot;Adolescence&Quot;: Un'Analisi Delle Influenze Della Manosfera E Delle Relazioni Giovanili La Serie Netflix &Quot;Adolescence&Quot;: Un'Analisi Delle Influenze Della Manosfera E Delle Relazioni Giovanili
La serie Netflix "Adolescence": un'analisi delle influenze della Manosfera e delle relazioni giovanili - unita.tv

La nuova serie Netflix “Adolescence” ha rapidamente conquistato il pubblico, affrontando tematiche delicate e attuali come il bullismo, la mascolinità tossica e le influenze delle ideologie online. Al centro della trama c’è Jamie, un tredicenne accusato di aver ucciso una compagna di scuola, Katie. La narrazione si sviluppa in un contesto in cui le dinamiche relazionali tra i giovani sono profondamente influenzate dai social media e dalle convinzioni diffuse nella Manosfera. Questo articolo esplorerà i concetti chiave della serie e il loro impatto sulla visione della mascolinità tra i giovanissimi.

La Manosfera: un universo digitale di ideologie distorte

La Manosfera rappresenta un insieme di movimenti online che promuovono una visione distorta delle relazioni tra uomini e donne. In “Adolescence”, questo concetto viene esplorato attraverso il personaggio di Jamie, che si confronta con una psicologa forense. Tra i gruppi più noti all’interno della Manosfera ci sono i Red Pill, i Men’s Rights Activists , i Men Going Their Own Way e i Pick-Up Artists .

Il movimento Red Pill sostiene che la società attuale favorisca le donne a discapito degli uomini. Il termine trae origine dal film “Matrix”, in cui la pillola rossa simboleggia la verità scomoda. I “bluepillati”, al contrario, sono coloro che rifiutano di vedere questa realtà. Gli MRA si battono per i diritti degli uomini, spesso in opposizione al femminismo, mentre i MGTOW promuovono l’idea di distacco totale dalle donne, considerandole tossiche. I PUA, infine, sono seduttori che insegnano tecniche di manipolazione per attrarre le donne, spesso ignorando il consenso.

Un personaggio emblematico di questa cultura è Andrew Tate, ex kickboxer e influencer noto per le sue affermazioni sessiste. La serie menziona Tate per evidenziare l’influenza di queste ideologie sulla mentalità dei giovani. Jamie, in particolare, si trova immerso in questo ambiente, assorbendo le convinzioni distorte che ne derivano.

La regola dell’80/20 e il risentimento tra i giovani

Un altro concetto centrale nella Manosfera, presente in “Adolescence”, è la regola dell’80/20. Questa teoria suggerisce che l’80% delle donne sia attratto solo dal 20% degli uomini, i cosiddetti “chad“, considerati più dominanti. Tale idea alimenta il risentimento di molti ragazzi che si sentono esclusi dalle dinamiche relazionali, portandoli a identificarsi con il pensiero Incel, ovvero “celibi involontari“.

Durante un colloquio con la psicologa, Jamie esprime la sua convinzione riguardo a questa teoria, affermando di non piacere alle ragazze a causa del suo aspetto. Questo momento rivela quanto profondamente certe idee possano radicarsi nella mente dei giovani, influenzando la loro autopercezione e le relazioni con l’altro sesso. La convinzione che solo un ristretto numero di ragazzi possa attrarre le ragazze genera frustrazione e isolamento, elementi che possono sfociare in comportamenti violenti.

Simbolismo e frustrazione: l’emoji del fagiolo rosso

Nella serie, l’emoji del fagiolo rosso viene utilizzata per identificare un ragazzo come Incel, un “vergine involontario”. Questo simbolo, sebbene possa sembrare ironico, riflette una realtà complessa: per molti giovani, la verginità è vista come una sconfitta personale, alimentando sentimenti di frustrazione e ostilità verso le donne.

Un episodio significativo si verifica quando Katie viene umiliata per delle foto in topless. Jamie, interpretato dall’esordiente Owen Cooper, vede in questo un’opportunità per conquistare la ragazza, ma viene rifiutato e deriso. Questo momento mette in luce come alcuni ragazzi, influenzati dalla Manosfera, possano interpretare le relazioni come una questione di potere e dominio, piuttosto che di rispetto e reciprocità.

Bullismo e crisi di identità: il ritratto di un’adolescenza complessa

“Adolescence” non si limita a raccontare un omicidio, ma esplora anche il bullismo e l’isolamento che molti ragazzi vivono a scuola. La serie mette in evidenza come il microcosmo scolastico sia dominato da rapporti di forza basati sulla popolarità. Uno degli aspetti più significativi è la rappresentazione equilibrata delle vittime e dei carnefici, evitando di idealizzare o demonizzare i personaggi.

Jamie e i suoi amici, Tommy e Ryan, subiscono quotidianamente umiliazioni, mentre Adam, il figlio di un detective, è anch’egli vittima di bullismo. In un contesto di solitudine e frustrazione, questi ragazzi diventano più vulnerabili all’influenza delle ideologie della Manosfera, che promettono potere e dominio in cambio di un prezzo emotivo elevato.

Le responsabilità genitoriali e il futuro della mascolinità

La serie invita a riflettere sulle responsabilità dei genitori nel guidare i propri figli attraverso le sfide dell’adolescenza. “Adolescence” si propone come un’opera coraggiosa che affronta il tema della mascolinità moderna, analizzando come idee pericolose possano radicarsi nei ragazzi più fragili. La Manosfera, con le sue promesse illusorie, sfrutta la sofferenza di chi si sente escluso, creando un ciclo di frustrazione e violenza.

La domanda che emerge è se sia possibile fermare questa narrazione tossica prima che diventi un’epidemia. La serie, attraverso la storia di Jamie e delle sue interazioni, si propone di stimolare una riflessione profonda su come le nuove generazioni possano affrontare le sfide legate alla mascolinità e alle relazioni, in un mondo sempre più influenzato dalle ideologie digitali.