Il progetto Annòtu, primo archivio di testimonianze audiovisive sulla maternità e paternità in Sardegna, si arricchisce di nuove interviste. Questa iniziativa, che raccoglie le esperienze in varie varianti linguistiche dell’isola, mira a esplorare significati e vissuti legati alla genitorialità, proseguendo così un percorso iniziato l’anno scorso.
L’evoluzione del progetto Annòtu
Annòtu, che significa “archivio” o “annotazione” in sardo, è stato lanciato come spin-off dell’Archivio Vivo di Lunàdigas, un progetto avviato nel 2015 dalle autrici e registe Marilisa Piga e Nicoletta Nesler. Obiettivo principale di Annòtu è raccogliere, archiviare e indicizzare le testimonianze di donne e uomini che raccontano le loro esperienze riguardanti la maternità e la paternità. Le otto nuove interviste si vanno ad aggiungere alle quaranta già disponibili sul sito, offrendo ulteriori prospettive su questo importante tema.
Il valore di Annòtu si misura anche nella sua capacità di utilizzare la lingua materna come veicolo di espressione identitaria. Attraverso le storie personali, il progetto invita i partecipanti a riflettere su come il linguaggio influenzi la narrazione delle proprie esperienze. L’ambizione è quella di costruire una narrazione collettiva che rappresenti la varietà culturale della Sardegna.
Accessibilità e inclusività delle testimonianze
A un anno dal suo esordio, il progetto si distingue anche per l’attenzione all’accessibilità delle testimonianze raccolte. Infatti, la piattaforma Annòtu offre materiali audiovisivi corredati di sottotitoli per non udenti. Ogni testimonianza è trascritta, tradotta in italiano e inglese e archiviata per garantire la massima fruibilità. Questo approccio inclusivo non solo amplia il pubblico, ma consente anche a persone con diverse esigenze di accedere a queste importanti storie.
Le nuove interviste non sono solo un’aggiunta quantitativa; attraverso la varietà linguistica , si offre una rappresentazione più completa e sfumata delle esperienze legate alla genitorialità nell’isola. In questo modo, Annòtu non rimane un mero archivio, ma diventa un luogo di confronto e riflessione su temi di fondamentale importanza sociale.
Presentazione ufficiale del progetto
Per festeggiare il successo di questo progetto e presentare le nuove testimonianze, è prevista un evento presso la sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna, che si svolgerà venerdì 14 febbraio alle 17:30. Durante l’incontro, i partecipanti avranno l’opportunità di ascoltare racconti e confrontarsi sulle esperienze condivise, così come sull’importanza della lingua nel rivivere e trasmettere storie di vita.
Annòtu non è solo un archivio, ma un ponte che connette le generazioni e promuove una riflessione profonda sul ruolo della maternità e della paternità, facendo emergere la ricchezza culturale della Sardegna attraverso le parole e i vissuti di chi ha scelto di condividere la propria storia.