Ottant’anni dalla liberazione: riedizioni di Guglielmo Petroni per commemorare la Resistenza

Il 25 aprile 2025, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, tornano disponibili le opere di Guglielmo Petroni: “Il mondo è una prigione” e “Le lettere da Santa Margherita”.
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Ottant'anni dalla liberazione: riedizioni di Guglielmo Petroni per commemorare la Resistenza - unita.tv

Il 25 aprile 2025 segna un importante anniversario per l’Italia: ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. In occasione di questa ricorrenza, due opere significative dello scrittore Guglielmo Petroni saranno nuovamente disponibili per il pubblico. I titoli in questione sono “Il mondo è una prigione“, pubblicato per la prima volta nel 1945, e “Le lettere da Santa Margherita“, edito nel 1955. Entrambi i libri affrontano temi cruciali legati alla Resistenza e alla guerra, offrendo una riflessione profonda su un periodo storico complesso.

Il contenuto delle opere di Petroni

La nuova edizione di “Il mondo è una prigione“, che conta 208 pagine, sarà pubblicata da La nave di Teseo. La prefazione è scritta da Alessandro Portelli, il quale sottolinea come ogni lettura di questo libro possa rivelarsi un’esperienza unica e differente, a seconda del contesto e del momento in cui viene affrontato. Questo aspetto rende l’opera di Petroni particolarmente affascinante, poiché invita il lettore a riflettere su come le esperienze personali influenzino la comprensione della storia.

In aggiunta, è stata annunciata la traduzione del libro in francese, che sarà pubblicato dalle Edition Conference. Le parole di Andrea Camilleri, noto scrittore italiano, risuonano ancora oggi: “Ero curioso di lui, mi chiedevo come fosse riuscito da povero semianalfabeta com’era stato, a diventare uno scrittore della sua grandezza”. Questo riconoscimento evidenzia non solo il talento di Petroni, ma anche il suo percorso di vita straordinario.

Accanto a “Il mondo è una prigione“, sarà disponibile anche la riedizione di “Le lettere da Santa Margherita“, a settant’anni dall’ultima pubblicazione. Questo libro, edito da Succedeoggi Libri, include una selezione di scritti morali dell’autore, offrendo al lettore un’ulteriore opportunità di esplorare il pensiero e la visione del mondo di Petroni.

La vita e le opere di Guglielmo Petroni

Guglielmo Petroni nacque a Lucca il 30 ottobre 1911 e si distinse sia come scrittore che come pittore. Proveniente da una famiglia modesta, Petroni visse un’infanzia segnata da difficoltà economiche. La sua formazione fu in gran parte autodidatta, e rimase semianalfabeta fino all’adolescenza. Iniziò a lavorare nella bottega di scarpe del padre all’età di 10-11 anni, un’esperienza che influenzò profondamente la sua vita e il suo lavoro.

La sua crescita culturale è narrata nel libro “Il nome delle parole“, che nel 1984 vinse il Premio Selezione Campiello. Grazie alla scrittura delle sue prime poesie, Petroni riuscì a entrare in contatto con il vivace ambiente letterario di Firenze, noto per le “Giubbe Rosse“. Questo contesto gli permise di sviluppare ulteriormente il suo talento e di affermarsi come autore.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Petroni partecipò attivamente alla Resistenza e fu arrestato. La sua esperienza di prigionia ispirò il suo libro più celebre, “Il mondo è una prigione“. Nel 1974, il suo romanzo “La morte del fiume” gli valse il Premio Strega, un riconoscimento prestigioso nel panorama letterario italiano.

Tra le sue opere più significative si annoverano titoli come “Noi dobbiamo parlare” , “Il colore della terra” , “La morte del fiume” e “Un cane rosso e blu” . La sua carriera si caratterizzò per una produzione variegata, spaziando dalla poesia alla narrativa e alla saggistica. Guglielmo Petroni morì a Roma il 29 aprile 1993, lasciando un’eredità culturale che continua a influenzare lettori e scrittori.