Un’iniziativa di grande valore è stata svelata durante la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, finalizzata alla valorizzazione dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, in particolare delle Langhe, Roero e Monferrato, riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Questo progetto, intitolato “Un patrimonio da raccontare“, è sostenuto dal Ministero del Turismo e rappresenta un ambizioso tentativo di promuovere e far conoscere ulteriormente il territorio vinicolo attraverso strategie moderne e innovative.
L’importanza del progetto “Un patrimonio da raccontare”
Con il Comune di Canelli come capofila, il progetto coinvolge un ampio partenariato che comprende venti Comuni della zona centrale, tra cui Agliano Terme, Barbaresco, Barolo e molti altri. Le finalità di questo progetto sono chiare: ridare vita a un territorio di ricca tradizione vitivinicola, valorizzare le produzioni tipiche e promuovere un turismo enogastronomico sempre più presente e apprezzato.
Il progetto si propone di utilizzare una comunicazione innovativa per attrarre visitatori e turisti, dedicando particolare attenzione al modo in cui i paesaggi vitivinicoli vengono percepiti dalle diverse generazioni. A tal proposito, è stato creato un sito web turistico che non solo funge da vetrina informativa, ma mira a offrire un’esperienza immersiva e coinvolgente per chi è interessato a scoprire questi luoghi unici.
Un sito web per attrarre turisti
La realizzazione del nuovo sito web è uno dei punti salienti di questo progetto. Esso si distingue per un approccio visivo accattivante, con contenuti pensati per attrarre ed emozionare. Attraverso video e immagini, il sito esplora i paesaggi vitivinicoli sotto l’angolo di varie generazioni: dai Baby Boomers, che portano con sé una memoria storica, ai più giovani, rappresentati dai Vlogger e Tik Toker, che interpretano il territorio in maniera fresca e contemporanea. Questo approccio multidimensionale facilita la connessione tra il mondo del vino e le giovani generazioni.
In aggiunta, il progetto prevede un sistema di prenotazione modernizzato per le visite in cantina, rendendo l’accesso a queste esperienze vinicole più fluido e intuitivo. Non da ultimo, una ricerca condotta dal Politecnico di Milano sull’enoturismo fornisce ulteriori spunti su come attrarre e coinvolgere i visitatori.
Le voci degli esperti locali
Bruno Bertero, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, e Marco Lanza, direttore dell’Agenzia turistica locale Alexala, hanno sottolineato l’importanza di promuovere il patrimonio culturale e vinicolo della zona. Hanno evidenziato come il progetto si fondi non solo su paesaggi splendidi, ma anche su valori condivisi profondamente radicati nella comunità locale, che coinvolgono tutti coloro che vivono e lavorano tra le colline delle Langhe e del Monferrato.
Giovanna Quaglia, presidente dell’associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli, ha evidenziato come questa iniziativa si integri perfettamente nel nuovo Piano di Gestione in fase di elaborazione, che troverà sostegno dal contributo degli attori locali. Ha anche rimarcato la necessità di preservare l’eredità culturale e naturale della zona, lavorando per una sostenibilità che possa garantire il futuro di queste terre preziose.
La sindaca di Canelli, Roberta Giovine, ha ribadito l’importanza di focalizzarsi sulla salvaguardia del patrimonio vinicolo, assicurando che ogni sforzo fatto oggi contribuirà a preservare l’identità della comunità e il prestigio delle produzioni locali.
Con queste basi, il progetto “Un patrimonio da raccontare” si configura come un passo significativo verso la valorizzazione e la promozione del territorio vitivinicolo piemontese, promettendo di attrarre un numero crescente di turisti e appassionati di vino.