Un gioiello della lirica: il teatro Antonio Belloni di Barlassina apre le porte al pubblico

Il teatro Antonio Belloni di Barlassina, inaugurato nel 2010 da Marco Belloni, offre un nuovo format post-Covid con concerti e laboratori artigianali durante le Giornate FAI di Primavera.
Un Gioiello Della Lirica: Il Teatro Antonio Belloni Di Barlassina Apre Le Porte Al Pubblico Un Gioiello Della Lirica: Il Teatro Antonio Belloni Di Barlassina Apre Le Porte Al Pubblico
Un gioiello della lirica: il teatro Antonio Belloni di Barlassina apre le porte al pubblico - unita.tv

Il teatro Antonio Belloni, situato all’interno del mobilificio Belloni a Barlassina, rappresenta un esempio unico di dedizione alla musica lirica e alla tradizione artigianale brianzola. Inaugurato nel 2010, questo piccolo ma affascinante teatro è il risultato di un sogno coltivato da Marco Belloni, che ha voluto creare uno spazio dedicato alla musica e alla cultura, onorando la memoria del suo bisnonno. Con una capienza di 98 posti, il teatro è un luogo dove la passione per l’opera si fonde con l’arte dell’ebanisteria, creando un’atmosfera magica per gli spettatori.

La nascita del teatro Antonio Belloni

La storia del teatro Antonio Belloni affonda le radici nella passione per la musica lirica di Marco Belloni. Giovanni Belloni, suo figlio e regista, racconta come il padre, grazie alla sua amicizia con il baritono Felice Schiavi, abbia iniziato a organizzare spettacoli nel mobilificio. L’idea di realizzare un teatro vero e proprio è emersa nel 2000, quando la famiglia ha deciso di costruire una nuova sede aziendale. Il vecchio stabilimento, situato in via Cristoforo Colombo, si è rivelato il luogo ideale per dar vita a questo progetto ambizioso.

Dopo dieci anni di lavoro, il teatro è stato inaugurato con la rappresentazione di “Cavalleria Rusticana“, un’opera che ha segnato l’inizio di una nuova era per la cultura locale. Giovanni Belloni sottolinea l’importanza di non considerare il teatro come una semplice “bomboniera”, ma come un vero e proprio spazio culturale, dotato di una buca per l’orchestra e arredi che richiamano i teatri storici del Settecento e Ottocento. La cura dei dettagli e la maestria degli artigiani hanno reso il teatro un gioiello di ebanisteria, capace di attrarre appassionati di lirica da tutta Italia e oltre.

Un nuovo format per la programmazione post-Covid

La pandemia ha costretto il teatro Antonio Belloni a ripensare la propria programmazione. Giovanni Belloni evidenzia le difficoltà nel mantenere un equilibrio economico, soprattutto con i costi elevati delle produzioni liriche e il prezzo dei biglietti fissato a 30 euro. Per affrontare questa sfida, il direttore artistico Andrea Scarduelli ha ideato un nuovo format che prevede la presentazione di selezioni di arie, accompagnate da un narratore che condivide aneddoti e curiosità sul mondo dell’opera. Questo approccio ha permesso di mantenere viva l’attenzione del pubblico, offrendo un’esperienza più accessibile e coinvolgente.

Il teatro Antonio Belloni apre le porte al pubblico

In occasione delle Giornate FAI di Primavera, il teatro Antonio Belloni sarà aperto al pubblico il prossimo fine settimana, offrendo l’opportunità di visitare questo spazio culturale unico. Le visite si svolgeranno sabato dalle 10 alle 16 e domenica dalle 10 alle 15, seguite da un concerto intitolato “Arie e duetti d’amore“, con brani di compositori come Verdi, Bizet e Puccini. Durante le visite, i partecipanti potranno anche assistere a un laboratorio che mostra le lavorazioni del legno, un’arte che continua a essere praticata nell’azienda Belloni, famosa per la sua tradizione artigianale.

La storia della famiglia Belloni è ricca di successi e aneddoti, con clienti illustri che includono star di Hollywood e ex piloti di Formula 1. Giovanni Belloni esprime la sua soddisfazione per l’apertura al pubblico del teatro, un sogno che suo padre ha coltivato per tutta la vita. La programmazione del teatro, insieme ai corsi di musica e danza dell’accademia, continua a richiamare ogni anno un gran numero di giovani, contribuendo a mantenere viva la passione per la cultura e l’arte nella comunità di Barlassina.