A Napoli, il 14 febbraio, si terrà un evento particolare in concomitanza con la mostra “Asia” di Massimo Saretta, che è in corso presso le Antisale dei Baroni del Maschio Angioino. L’incontro, dal titolo “La parola e l’immagine, calligrafie e pittura in Cina”, sarà guidato dalla professoressa Chiara Visconti, esperta dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. I visitatori avranno possibilità di scoprire l’affascinante mondo della calligrafia cinese grazie a una dimostrazione pratica tenuta dalla professoressa Wu Junru, arricchendo così la loro esperienza visiva.
La mostra “Asia” di Massimo Saretta
La mostra “Asia”, curata da Gastone Scarabello, è un’opera che raccoglie cento immagini realizzate da Massimo Saretta in vent’anni di esplorazioni nel continente asiatico. Fino ad oggi, la mostra ha attirato circa 2.000 visitatori, dimostrando un grande interesse per le intriganti narrazioni visive proposte dall’autore. Con la sua reputazione di fotografo pluripremiato e ambasciatore Leica, Saretta condivide una visione del continente in cui si riflettono culture, tradizioni e spiritualità di popoli affascinanti.
La ricerca visiva di Saretta si distingue per il suo approccio autentico e curioso. Le fotografie invitano a esplorare luoghi sconosciuti e culturali, portando l’osservatore a confrontarsi con realtà distanti dalla contemporaneità occidentale. Le immagini, caratterizzate da un uso sapiente del colore e contrasti forti, intendono stimolare una riflessione profonda sull’idea di “diverso”, catturando l’attenzione e l’immaginazione di chi osserva.
La parola e l’immagine: un ponte tra culture
L’incontro di venerdì non si limita a un semplice racconto, ma intende creare una connessione tra la calligrafia e la fotografia, due forme d’arte che hanno molto in comune. La professoressa Visconti porterà il pubblico a comprendere la bellezza e la complessità della calligrafia cinese, mentre la dimostrazione della professoressa Wu Junru offrirà l’opportunità di osservare la calligrafia in azione, enfatizzando la precisione e la dedizione richieste da quest’arte.
Questo evento rappresenta non solo un’opportunità di apprendimento, ma anche un momento di riflessione sull’importanza delle tradizioni artistiche nel dialogo interculturale. Attraverso l’esplorazione dell’arte calligrafica, i partecipanti possono scoprire le radici storiche e culturali della Cina, che si intrecciano con le immagini di Saretta, creando un racconto visivo e narrativo ricco di significato.
La carriera di Massimo Saretta: un fotografo in viaggio
Nato nel 1958 a Padova, Massimo Saretta è un fotografo d’arte con una lunga carriera costellata di successi e riconoscimenti. La sua passione per la fotografia lo ha spinto a esplorare tutto il mondo, dal 2000 ha dedicato un periodo significativo della sua vita all’Asia, tornando ripetutamente per documentare la varietà e la complessità culturale di questi luoghi straordinari. Attraverso i suoi obiettivi, Saretta vuole trasmettere l’emozione e l’energia che caratterizzano ogni luogo visitato.
Saretta ha realizzato mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, approfondendo la sua abilità nella fotografia di reportage. La sua decisione di distaccarsi dai circuiti turistici convenzionali dimostra un impegno verso l’autenticità e la narrazione di storie che spesso rimangono invisibili. L’Asia, per lui, è diventata un viaggio non solo fisico, ma anche interiore, portando a una riflessione sulla spiritualità e sul significato di ogni scatto.
Il supporto istituzionale e la diffusione della mostra
Il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Napoli ha conferito maggiore prestigio a questa esposizione, che rappresenta la quinta tappa di un tour che si estenderà a varie città italiane fino al 2026. Il progetto è organizzato in collaborazione con diverse ambasciate, apportando un’ulteriore dimensione internazionale all’evento.
Nelle Antisale dei Baroni, il Leica Store di Napoli gioca un ruolo chiave nel promuovere la mostra, ospitando un teaser con dieci delle opere di Saretta. Questo permette ai napoletani e ai turisti di assaporare un’anteprima della magnificenza del “viaggio orientale” che l’artista ha intrapreso.
In definitiva, l’evento del 14 febbraio si profila come una celebrazione della cultura asiatica e della sua interazione con quella occidentale, promettendo di essere un’esperienza arricchente e coinvolgente per tutti i partecipanti.