Un nuovo traguardo è stato raggiunto dal noto psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, premiato ieri durante la cerimonia del Premio Bagutta svoltasi a Milano. Lingiardi ha ricevuto il riconoscimento per il suo libro “Corpo, umano“, edito da Einaudi, un’opera che tocca temi fondamentali e attuali, ridestando l’attenzione sulla corporietà nel contesto sociale contemporaneo. In questo evento significativo, Lingiardi ha condiviso il suo apprezzamento per un premio che rappresenta una tradizione culturale e una forte identità milanese.
L’importanza del corpo nella narrativa contemporanea
Durante il suo discorso, Lingiardi ha fatto emergere il concetto di corpo, enfatizzando che non si tratta solo di una questione personale ma di un fenomeno collettivo. Ha evocato le immagini di corpi di persone in difficoltà, come quelle colpite dalla guerra, annegate in mare o vittime di violenza. Secondo il psichiatra, la corporeità è un tema che spesso viene trascurato a favore di una rappresentazione più virtualizzata e distante della realtà. La sua riflessione invita a una riconsiderazione dell’importanza del corpo nella nostra vita quotidiana, un invito a tornare a una dimensione più umana e autentica.
Marta Lamalfa e il riconoscimento per l’opera prima
Un’altra protagonista della serata è stata Marta Lamalfa, vincitrice del Premio Bagutta Opera Prima per il suo romanzo “L’isola dove volano le femmine“. Lamalfa ha condiviso il palco con il marito ed è stata accompagnata dalla sua piccola Adele, di soli due mesi. Grazie a questo triplo riconoscimento, il Premio Bagutta celebra non solo il lavoro di autori affermati, ma anche quello di nuove voci nella letteratura italiana.
La giuria e la tradizione del premio bagutta
La cerimonia si è svolta nello studio di Francesco Micheli e ha visto la partecipazione della giuria composta da figure di spicco della cultura e della letteratura italiana. Tra i membri presenti, il presidente Isabella Bossi Fedrigotti e il segretario Andrea Kerbaker hanno dato il benvenuto agli illustri ospiti. La giuria ha descritto il libro di Lingiardi come “una vertigine di saperi”, mettendo in risalto il valore intellettuale e culturale dell’opera.
Novità per il centenario del premio bagutta
Il Premio Bagutta si avvia a festeggiare il suo primo secolo di storia, un traguardo che rappresenta un’importante pietra miliare nella cultura italiana. Per segnare l’occasione, sono state annunciate alcune novità, tra cui il trasferimento della collezione Bagutta della famiglia Rocca a Casa Crespi, che sarà donata al FAI. Isabella Bossi Fedrigotti ha commentato il valore del mecenatismo milanese, sottolineando come non sia affatto scomparso ma continui a rivestire un ruolo centrale nella cultura odierna.
Un premio con valore artistico
I vincitori della serata hanno ricevuto opere d’arte dell’artista Caroline Gavazzi, presente all’evento. Lingiardi ha ricevuto in particolare un’opera dal titolo “Il giorno del giudizio“, un pezzo che richiama la storicità del premio stesso, poiché rappresenta l’immagine del primo libro premiato nel 1927, “Il giorno del giudizio” di Giovanni Battista Angioletti. Questo legame con il passato non solo celebra le radici del Premio Bagutta, ma rimarca anche l’importanza della continuità nella letteratura e nell’arte italiana.
Un sincero riconoscimento alla cultura italiana, il Premio Bagutta continua a rappresentare un punto di riferimento per scrittori e artisti, testimoniando la vitalità e la ricchezza della narrativa contemporanea.