Banca Progetto: Commissariamento e perdite record, la situazione si fa critica

Il commissariamento di Banca Progetto da parte di Banca d’Italia, a causa del crollo dei fondi propri e dell’aumento dei crediti deteriorati, solleva interrogativi sulla gestione dell’istituto e sul sistema bancario italiano.
Banca Progetto: Commissariamento E Perdite Record, La Situazione Si Fa Critica Banca Progetto: Commissariamento E Perdite Record, La Situazione Si Fa Critica
Banca Progetto: Commissariamento e perdite record, la situazione si fa critica - unita.tv
🔴Condividi coi tuoi amici!👇

La situazione di Banca Progetto si è aggravata in modo significativo, portando alla decisione di commissariamento da parte di Banca d’Italia. I dati finanziari rivelano un crollo dei fondi propri e un aumento preoccupante dei crediti deteriorati, sollevando interrogativi sulla gestione dell’istituto. Le ispezioni della Vigilanza avevano già messo in luce irregolarità, ma la gravità della situazione attuale ha superato ogni aspettativa.

Fondi propri e tassi di capitalizzazione in caduta libera

Al 31 dicembre 2024, i fondi propri di Banca Progetto sono scesi drasticamente da 296,4 milioni di euro a 188 milioni, escludendo gli effetti fiscali. Questo calo ha portato il TCR, ovvero il rapporto tra il capitale totale della banca e gli attivi ponderati per il rischio, a ridursi dal 13,9% al 9,3%. Questo valore è inferiore al minimo stabilito dalla Vigilanza, fissato al 10,10%. La situazione è allarmante, considerando che un TCR così basso mette a rischio la stabilità dell’istituto e la fiducia dei clienti.

Il commissariamento di Banca Progetto, avvenuto in un contesto di perdite non contabilizzate che superano i 110 milioni di euro, ha sollevato preoccupazioni non solo per la banca stessa, ma anche per il sistema bancario italiano. Le ispezioni condotte nel novembre 2021 e nel febbraio 2022 avevano già evidenziato una situazione critica, con un giudizio parzialmente sfavorevole e sanzioni per ritardi nell’attuazione di misure correttive. Tuttavia, le recenti scoperte hanno rivelato una realtà ancora più preoccupante.

Irregolarità nei prestiti e rischi di deterioramento

Le indagini condotte da Banca d’Italia hanno rivelato una sottostima significativa del rischio associato al portafoglio prestiti. Il NPL ratio, che misura il rapporto tra i crediti deteriorati e l’intero stock di crediti, è aumentato dal 11,2% al 17% dal 30 settembre 2024. Questo incremento ha portato a perdite patrimoniali gravi, non ancora contabilizzate, e ha sollevato interrogativi sulla gestione del rischio da parte della banca.

Le ispezioni hanno anche evidenziato che il 23% delle posizioni era ancora in preammortamento e il 6% in moratoria, fattori che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione patrimoniale. La riclassificazione di 96 debitori in bonis ha portato a maggiori perdite per 91 milioni di euro, mentre si prefigurano ulteriori rettifiche per 24 milioni sui crediti deteriorati non inclusi nel campione esaminato.

Irregolarità nell’antiriciclaggio e gestione inadeguata

Oltre alle problematiche legate ai prestiti, Banca d’Italia ha riscontrato gravi irregolarità anche nel settore dell’antiriciclaggio. Queste anomalie sono continuate anche dopo l’avvio dell’amministrazione giudiziaria, aumentando le previsioni di perdita. Tra i casi più eclatanti, si segnala la perdita di 14,3 milioni di euro su un prestito di 33 milioni a Samag Holding Logistics SpA, che ha recentemente dichiarato liquidazione giudiziale.

Le ispezioni hanno esaminato anche un campione di 17 posizioni legate all’agente finanziario Marfin srl, rivelando un’esposizione di 51 milioni di euro e determinando maggiori perdite per 7 milioni. Questo scenario mette in luce una gestione poco prudente, caratterizzata da un modello di crescita che ha privilegiato l’aumento dei volumi senza adeguati controlli.

Critiche alla direzione e al collegio sindacale

La gestione di Banca Progetto è stata fortemente criticata da Banca d’Italia, che ha attribuito la responsabilità della situazione attuale all’ex amministratore delegato Paolo Fiorentino. Secondo l’istituto, Fiorentino ha minimizzato la gravità del deterioramento della qualità degli attivi, facendo affidamento sulle garanzie pubbliche. Anche il Consiglio di Amministrazione ha ricevuto critiche per aver avallato senza riserve le scelte dell’ex AD, mentre il Collegio Sindacale è stato accusato di una sorveglianza inadeguata.

La situazione di Banca Progetto rappresenta un campanello d’allarme per il sistema bancario italiano, evidenziando la necessità di una vigilanza più attenta e di una gestione più responsabile da parte degli istituti di credito. La strada da percorrere per il recupero della fiducia e della stabilità è ancora lunga e complessa.

🔴Condividi coi tuoi amici!👇