Il dibattito sui dazi commerciali tra Stati Uniti e Messico continua a infiammarsi, con il ministro dell’Economia messicano, Marcelo Ebrard, che ha fatto sentire la sua voce contro i provvedimenti fiscali introducibili dall’amministrazione Trump. Nel corso di una recente dichiarazione, Ebrard ha messo in luce come la bilancia commerciale tra i due Paesi risulti a favore del Messico nel comparto dell’acciaio e dell’alluminio. Questa situazione rende, secondo il ministro, poco comprensibili i dazi sul 25% imposti dal presidente Trump, poiché tali misure sono generalmente applicate a quei Paesi con cui gli Stati Uniti registrano un deficit commerciale.
Dazi commerciali: un approccio controverso
Marcelo Ebrard ha espresso il suo disappunto riguardo a questi dazi, definendoli una “cattiva idea” per l’economia messicana e per i rapporti commerciali più ampi tra i due Paesi. Egli ha sottolineato il paradosso della misura, la quale sembrerebbe giustificabile solo nei contesti di deficit, situazione che non si applica al Messico. Questa cattiva gestione economica, come descritto dal ministro, potrebbe danneggiare gravemente le relazioni commerciali costruite nel corso delle ultime quattro decadi, con effetti potenzialmente devastanti per entrambe le nazioni.
Durante il suo intervento, Ebrard ha anche menzionato l’intenzione di consultarsi con i colleghi americani per affrontare direttamente la questione. “La prossima settimana contatterò personalmente il responsabile del commercio negli Stati Uniti per esporre le argomentazioni del Messico“, ha comunicato Ebrard, evidenziando la determinazione del suo governo a difendere gli interessi economici del paese.
Un richiamo al buon senso delle trattative
Il ministro ha sottolineato come il presidente Trump spesso faccia riferimento al “buon senso” nelle sue politiche. Ebrard ha esortato perciò a un approccio ragionato che non metta a rischio le conquiste economiche ottenute dal Messico e dalle sue economie partner. La retorica e le azioni da parte della Casa Bianca sono state criticate dal ministro, che ha esortato a considerare il valore delle relazioni commerciali già consolidate, sottolineando il rischio di compromettere un percorso di cooperazione duraturo.
Questo è un momento cruciale per le politiche commerciali nell’area nordamericana, poiché ogni decisione intrapresa potrebbe rivelarsi determinante per il futuro economico del Messico, ma anche per gli scambi commerciali con gli Stati Uniti, un partner strategico. Il messaggio di Ebrard risuona quindi come un appello per una gestione più equilibrata e meno conflittuale delle relazioni commerciali.