Le borse europee in leggero rialzo in attesa dei dazi di Trump: i dettagli del mercato finanziario

I mercati azionari europei mostrano segnali di ripresa, con Londra in testa. Gli investitori attendono l’annuncio dei dazi commerciali di Trump, mentre il settore energetico registra movimenti significativi.
Le borse europee in leggero rialzo in attesa dei dazi di Trump: i dettagli del mercato finanziario Le borse europee in leggero rialzo in attesa dei dazi di Trump: i dettagli del mercato finanziario

I mercati azionari europei mostrano segnali di ripresa, con le principali Borse che registrano un cauto rialzo dopo l’apertura positiva degli indici statunitensi. Questo movimento si verifica nel contesto di un’attesa crescente per l’annuncio dei dazi commerciali da parte del presidente Donald Trump, un evento che potrebbe influire notevolmente sulle dinamiche economiche globali. Analizziamo più in dettaglio i vari indicatori e le performance dei principali listini europei.

Andamento delle borse europee

In prima posizione troviamo Londra, che si attesta con un guadagno del +0,81%. Francoforte segue con un incremento del +0,58%, mentre Milano segna un +0,3%. Anche Parigi e Madrid partecipano a questa timida ripresa, rispettivamente con +0,15% e +0,02%. Questi risultati suggeriscono una certa fiducia da parte degli investitori, in attesa di sviluppi sul fronte commerciale che potrebbero influenzare ulteriormente le quotazioni.

Oro e rendimenti dei titoli di stato

Il mercato dell’oro si mantiene stabile, registrando una lieve crescita dello +0,05%, con il prezzo che si attesta a 2,904 dollari l’oncia. Contestualmente, i rendimenti dei titoli di Stato mostrano un trend discendente. In particolare, il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali scende a 109,1 punti, mettendo in evidenza un calo del rendimento annuo dei titoli italiani, ora fissato al 3,44%. Anche il rendimento tedesco scende, al 2,35%. Questi dati possono essere interpretati come un segnale di maggiore sicurezza da parte degli investitori nei mercati obbligazionari.

Fluttuazioni delle valute e dei prezzi delle materie prime

Il dollaro si apprezza, scambiandosi a 0,97 euro e 0,8 sterline. Tra le materie prime, il greggio, misurato nel Wti, è in forte ascesa, con un sorprendente +12,48%, attestandosi a 72,03 dollari al barile. Ancora più significativo è l’aumento del gas naturale, che segna un incremento del +3,7%, con un prezzo che raggiunge 57,79 euro al Mwh. Questi livelli sono i più alti mai visti negli ultimi due anni e riflettono tensioni e incertezze nei mercati energetici globali.

Performance delle azioni sul mercato

Per quanto concerne il settore energetico, gli acquisti si concentrano su Bp, che guadagna un significativo +6,52%, anche grazie all’ingresso del fondo Elliot. I titoli di Eni e Shell mostrano movimenti minimi, con rispettivi guadagni del +0,5% e +0,05%, mentre TotalEnergies mostra una leggera flessione del -0,25%. Nel settore bancario, le performance sono variabili: HSBC segna un +1,76%, seguita da Bnp con +0,3%, mentre Commerzbank registra un -0,24%. Tra le banche italiane, Popolare Sondrio, Banco Bpm, Bper, Mps, Intesa, Mediobanca e Unicredit mostrano performance negative, indicando una certa fragilità nel comparto.

Questi dati evidenziano un contesto di mercato dinamico e sfidante, con gli investitori che monitorano scrupolosamente l’evoluzione della situazione economica e politica, soprattutto per quanto riguarda le decisioni sui dazi che potrebbero avere un impatto significativo sul commercio globale.