La crescente inquietudine per la politica commerciale statunitense sta facendo parlare il governo brasiliano, in particolare riguardo all’annunciata possibile imposizione di una tariffa del 25% su acciaio e alluminio. Questa decisione, paventata dal presidente statunitense Donald Trump, potrebbe avere conseguenze significative sugli scambi economici tra i due paesi. I funzionari brasiliani sono in attesa di sviluppi concreti da Washington, mentre si preparano a valutare le ripercussioni sull’industria locale.
Situazione attuale e studio in corso
Fonti ufficiali dalla presidenza brasiliana e dal ministero degli Esteri hanno fatto sapere che è stato avviato uno studio riguardo ai prodotti e servizi statunitensi che potrebbero essere soggetti a misure di ‘reciprocità’ in risposta a eventuali aumenti daziari. Mauro Vieira, ministro degli Esteri di Brasile, ha dichiarato che prenderà posizione solo al momento in cui ci saranno annunci definitivi da parte degli Stati Uniti. Durante un evento a Parigi riguardante la governance dell’intelligenza artificiale, Vieira ha commentato: “Posso esprimere opinioni solo su questioni chiare. Attendiamo che vengano forniti dettagli ufficiali.” Questo approccio cauto riflette la volontà di evitare conflitti aperti, in attesa di chiarimenti su come Washington intenda procedere.
Il peso economico del settore acciaio e alluminio
Analizzando i dati commerciali, emerge che nel 2024 le esportazioni brasiliane di ferro e acciaio verso gli Stati Uniti hanno superato i 5,7 miliardi di dollari, occupando il 48% dell’intero mercato di riferimento. È cruciale notare che il Brasile è stato nel 2023 il secondo fornitore di acciaio per gli Stati Uniti, con esportazioni che hanno raggiunto le 4,08 milioni di tonnellate, corrispondendo al 15,5% delle importazioni totali da Washington. Anche l’alluminio figura tra i prodotti chiave, con gli Stati Uniti che rappresentano il 16% delle esportazioni brasiliane. Queste statistiche evidenziano l’importanza delle relazioni commerciali tra i due paesi e l’impatto che eventuali tariffe potrebbero avere sull’economia brasiliana.
Pressioni politiche e contesto commerciale
Si ritiene che Washington eserciterà pressioni sull’amministrazione di Luiz Inacio Lula da Silva per abbattere la tariffa del 18% sull’importazione di etanolo dagli Stati Uniti. Questa questione potrebbe complicare ulteriormente le relazioni già tese tra i due paesi. È interessante notare che durante il primo mandato di Trump, le tariffe su acciaio e alluminio brasiliani erano già state imposte. Tuttavia, l’allora presidente Jair Bolsonaro decise di non rispondere con misure ritorsive, una strategia che ora viene messa alla prova con l’avvento di ulteriori dazi.
Le relazioni commerciali tra Brasile e Stati Uniti
Nel contesto delle relazioni bilaterali, gli Stati Uniti si confermano come il secondo partner commerciale del Brasile, dopo la Cina, con un volume di scambi che ha raggiunto quasi 81 miliardi di dollari nel 2024. Gli Stati Uniti rappresentano il 12% delle esportazioni brasiliane e il 15,5% delle importazioni, un equilibrio che potrebbe subire scossoni significativi se le nuove tariffe dovessero diventare realtà. L’attesa per le decisioni di Washington rimane alta, mentre il governo brasiliano si prepara a rispondere alle sfide che potrebbero emergere da questa nuova fase della politica commerciale americana.