Gorgona, l’unica isola penitenziaria d’Italia, sarà di nuovo accessibile al pubblico grazie al programma di fruizione lanciato dall’Ente Parco Arcipelago Toscano, in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria. Quest’iniziativa offre ai visitatori l’opportunità di immergersi in un luogo di ineguagliabile bellezza naturale, con la peculiare connotazione storica e archeologica che caratterizza quest’isola, nota per la sua storia millenaria. Le prenotazioni per visitare Gorgona si apriranno a partire dal 15 febbraio.
Le date per visitare Gorgona e le modalità di prenotazione
Per il 2025, sono state fissate 30 date per le visite a Gorgona, con un tetto massimo di 100 visitatori al giorno. Le escursioni si svolgeranno nel rispetto di un calendario prestabilito e in accordo con le direttive dell’amministrazione penitenziaria. Il primo incontro di quest’anno è previsto per il 12 aprile. Le prenotazioni sono obbligatorie e dovranno essere effettuate almeno 14 giorni prima della data prescelta, in modo da consentire il necessario invio dei nominativi alla Direzione penitenziaria.
La registrazione per partecipare agli eventi avverrà tramite il portale ufficiale del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, dove i visitatori potranno selezionare la data preferita. Ogni partecipante avrà così la possibilità di scoprire l’isola, che per decenni è stata esclusa al pubblico. Collaborando con le autorità carcerarie, si garantisce la sicurezza e il corretto svolgimento delle visite.
Gorgona: un’isola tra storia e natura
La bellezza di Gorgona non è soltanto paesaggistica, ma anche storica. Secondo quanto affermato dall’Ente Parco, l’isola ospita i resti di una villa romana marittima databile tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C. Questi reperti archeologici sono stati riportati alla luce grazie agli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana. La villa rappresenta un’importante testimonianza della storia dell’isola e del suo passato abitato, offrendo uno spunto affascinante per esplorare le tracce di civiltà antiche.
Un aspetto rilevante dell’iniziativa è il forte impegno verso il recupero sociale. Gorgona non è solo un penitenziario, ma un modello di reinserimento per i detenuti, che partecipano attivamente alla gestione della struttura e delle attività che si organizzano per i visitatori. La visita guidata, che si traduce in un trekking lungo il sentiero autorizzato, offre l’opportunità di conoscere non solo gli aspetti storici, ma anche quelli ecologici dell’isola.
Regole e limitazioni durante le visite
È importante notare che le regole di visita a Gorgona sono rigorose e progettate per tutelare tanto la sicurezza dei visitatori quanto il rispetto per l’ambiente e per il contesto penitenziario. Non sarà consentito l’uso di fotografie né di telefoni cellulari durante l’escursione, e la balneazione è vietata. Il percorso di trekking lungo il quale si svolgerà la visita è stato attentamente predisposto, al fine di garantire un’esperienza sicura e senza intoppi.
Coloro che desiderano esplorare le bellezze di Gorgona dovranno essere consapevoli di queste limitazioni e seguire le indicazioni delle guide autorizzate. Lo scopo di tali misure è di mantenere un ambiente controllato, che permetta a tutti di godere dell’esperienza unica offerta da questo angolo di paradiso, riducendo al minimo l’impatto sull’ecosistema locale.