Importante passo avanti per il progetto di collegamento delle Cime Bianche in Valle d’Aosta

Il progetto di collegamento delle Cime Bianche avanza con l’approvazione dell’alternativa 5, puntando su sostenibilità e valutazioni ambientali per minimizzare l’impatto ecologico nella regione.
Importante passo avanti per il progetto di collegamento delle Cime Bianche in Valle d'Aosta Importante passo avanti per il progetto di collegamento delle Cime Bianche in Valle d'Aosta

Il progetto per il collegamento intervallivo delle Cime Bianche ha recentemente fatto un significativo passo in avanti. Durante l’audizione delle commissioni del Consiglio Valle, si è discusso riguardo l’alternativa 5 proposta dalle società Monterosa e Cervino. Questo nuovo sviluppo, presentato a marzo 2023, segna un approccio più diretto e concertato verso la realizzazione di un collegamento che tenga conto delle esigenze ambientali e paesaggistiche della zona. Le fasi successive prevedono l’approvazione di questa alternativa e l’affidamento delle valutazioni ambientali necessarie.

Approvazione dell’alternativa 5 e valutazioni ambientali necessarie

Nel corso dell’audizione, Roberto Vicquéry, presidente di Monterosa spa, ha sottolineato l’importanza di approvare immediatamente l’alternativa 5. Questa fase è cruciale per avviare il processo di valutazione strategica ambientale e per la valutazione di incidenza dei progetti che operano in aree protette . Vicquéry ha chiarito che, in base ai risultati della valutazione, potrebbe non essere necessaria alcuna deroga, evidenziando che l’impatto ambientale del progetto sarebbe minimo. Tuttavia, ha anche segnalato che, qualora la valutazione risultasse negativa, si potrebbe comunque procedere tramite una deroga.

Le parole di Vicquéry riflettono una certa cautela, riconoscendo che, sebbene ci siano segnali positivi, è ancora prematuro formulare conclusioni definitive. L’importanza della fase di valutazione non può essere sottovalutata, poiché rappresenta un passaggio fondamentale per quotare come procedere senza compromettere l’integrità ambientale della zona.

Dettagli sul progetto e analisi della soluzione proposta

L’alternativa 5, rispetto ad altre opzioni presentate, prevede un’infrastruttura più sostenibile, limitando il numero di piloni necessari per il collegamento. Infatti, rispetto ai 19 piloni delle alternative 1 e 2, questa proposta contempla solamente quattro piloni collocati in aree protette. Questo approccio ridotto è pensato per minimizzare l’impatto sull’ecosistema locale, rispondendo così anche alle critiche sollevate nelle fasi iniziali del progetto.

Vicquéry ha avuto modo di mostrare che i dettagli di questa soluzione sono stati ulteriormente approfonditi, con attenzione a valorare l’impianto senza alterare le strade di cantiere e senza compromettere la fauna e la flora locali. La fiducia nel progetto è palpabile, e l’intento è di valorizzare il territorio attraverso un collegamento che rispetti le norme di protezione ambientale.

Considerazioni sul nuovo Codice degli Appalti

Particolarmente significativa è l’attenzione prestata alla nuova regolamentazione degli appalti pubblici, che ha portato a una riduzione dei livelli progettuali da tre a due. Sotto questa nuova normativa, l’ente ha dovuto assicurarsi della categorizzazione corretta del documento che accompagnava il progetto. Attualmente, il progetto è definito come Docfap, documento di fattibilità economica, e questa terminologia implica una solidità maggiore del progetto stesso.

Vicquéry ha precisato che l’attuale situazione ha beneficiato di un approfondimento interno. Queste valutazioni rispondono così alla necessità di garantire che i documenti presentati siano adeguati per avviare i lavori e superare le fasi preliminari con maggiore certezza. Con uno studio ormai quasi definitivo, le prospettive per il progetto di collegamento delle Cime Bianche sembrano avviarsi verso un percorso concreto, in linea con le normative vigenti e rispettoso delle esigenze locali.

La situazione attuale rappresenta un passo decisivo per la realizzazione di un progetto ambizioso, destinato a contribuire in modo significativo allo sviluppo delle attività turistiche della regione. Le prossime settimane saranno cruciali per seguire i passi successivi di questo piano, consapevoli dell’importanza della sostenibilità per il futuro del territorio valdoteno.