Pisa, capitale della botanica moderna: un censimento di 1404 specie vegetali nel Comune

Il censimento delle piante vascolari a Pisa ha rivelato 1404 specie, di cui 112 aliene, evidenziando la necessità di interventi per proteggere la biodiversità e le specie vulnerabili locali.
Pisa, capitale della botanica moderna: un censimento di 1404 specie vegetali nel Comune Pisa, capitale della botanica moderna: un censimento di 1404 specie vegetali nel Comune

La città di Pisa, rinomata per la sua storia e cultura, si distingue anche nel campo della botanica moderna. Con la fondazione del primo Orto botanico accademico del mondo nel 1543, l’Università di Pisa ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo di questa disciplina. Recentemente, un team di botanici pisani ha colmato una significativa lacuna tracciando un nuovo elenco delle piante vascolari che crescono spontaneamente nel comune, rivelando una sorprendente biodiversità.

Il censimento delle specie vegetali a Pisa

Il lavoro di ricerca, condotto da botanici dell’Università di Pisa – tra i quali Lorenzo Peruzzi, Gianni Bedini, Jacopo Franzoni e Iduna Arduini – ha portato a un’inventario dettagliato di ben 1404 diverse specie e sottospecie. Tra queste, risultano 112 piante aliene, che costituiscono un elemento di particolare interesse per gli studiosi. Questo censimento rappresenta non solo un aggiornamento dell’eredità botanica della città, ma anche un’importante risorsa per il futuro della ricerca botanica nella regione.

Lorenzo Peruzzi ha segnalato l’importanza di questo studio, sottolineando come, nonostante l’urbanizzazione crescente, sia stata documentata una ricchezza floristica notevole. Infatti, il 33% delle specie native è superiore alle previsioni iniziali. Tuttavia, la presenza di specie aliene, superiore al 34%, rappresenta una preoccupazione, in quanto questo fenomeno potrebbe compromettere ulteriormente l’ecosistema locale, creando tensioni tra le specie autoctone e quelle introdotte.

La floristica e la conservazione delle specie

Un aspetto cruciale di questo censimento riguarda la conservazione delle specie a rischio di estinzione. Tra le piante vulnerabili identificate vi sono Butomus umbellatus, Leucojum aestivum subsp. aestivum, Ranunculus ophioglossifolius e Thelypteris palustris, tutte rinvenute nell’area protetta del Parco naturale regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Inoltre, il censimento ha rivelato 9 specie minacciate e una gravemente minacciata, Symphytum tanaicense.

Questi dati sono fondamentali non solo per la conservazione della biodiversità locale, ma anche per le politiche ambientali della regione. La presenza di specie vulnerabili richiede un’attenzione particolare, suggerendo che azioni specifiche siano necessarie per proteggerle e garantirne la sopravvivenza.

Le piante aliene invasive e la necessità di intervento

L’analisi ha messo in luce che tra le 45 specie aliene invasive documentate, ce ne sono quattro che hanno un impatto negativo così significativo da richiedere un’azione coordinata a livello dell’Unione Europea. Tra queste, la Salpichroa origanifolia si distingue per la sua invasività locale. Iduna Arduini ha rimarcato l’importanza di tali interventi per mantenere in equilibrio l’ecosistema urbano di Pisa, dove le piante aliene possono rapidamente diffondersi e minacciare le specie autoctone.

Questa situazione pone la città di Pisa davanti a una sfida, che coinvolge sia la comunità scientifica che i cittadini. La sensibilizzazione su questi temi è fondamentale per attuare interventi utili e per salvaguardare la biodiversità.

Futuro e accessibilità dei dati botanici

Lo studio realizzato dai botanici pisani non solo arricchisce le conoscenze floristiche della città, ma costituirà anche una base fondamentale per il progetto Idem flos. Questo progetto mira a creare uno strumento di identificazione delle specie botaniche, che sarà reso accessibile al pubblico entro il 2025. Quest’iniziativa offrirà l’opportunità di aumentare la consapevolezza ambientale e facilitare la ricerca nel campo della botanica, contribuendo a preservare la ricca biodiversità di Pisa.

Con questo lavoro, Pisa si conferma come punto di riferimento nel panorama botanico, rivelando una storia naturale che ha bisogno di essere conosciuta e protetta.