Negli ultimi anni, il settore del turismo ha visto un aumento delle offerte dedicate esclusivamente agli adulti, come le crociere senza bambini. Anche nel mondo dell’aviazione, alcune compagnie aeree stanno iniziando a esplorare l’idea di spazi “child free” sui loro voli. Questa novità ha suscitato un acceso dibattito tra i passeggeri, in particolare tra i genitori, che si interrogano sulla possibilità di viaggiare in ambienti privi di bambini. Scopriamo quali compagnie stanno seguendo questa tendenza e come funzionano questi spazi.
La proposta di Corendon Airlines
Corendon Airlines, una compagnia turca, ha attirato l’attenzione annunciando l’intenzione di introdurre spazi “child free” sui propri aerei a partire dal 2023. Questa iniziativa si propone di offrire un’alternativa per i passeggeri che desiderano viaggiare senza la presenza di bambini, in particolare su voli a lungo raggio. La compagnia ha dichiarato che questi spazi saranno progettati per garantire un’esperienza di volo più tranquilla e rilassante, permettendo ai passeggeri di godere di un ambiente privo di distrazioni infantili.
Il dibattito tra i genitori è acceso: da un lato, molti sostengono che i bambini abbiano il diritto di viaggiare come tutti gli altri passeggeri; dall’altro, ci sono coloro che apprezzano l’idea di avere la possibilità di scegliere un volo senza bambini. Anthony Radchenko, fondatore e CEO di AirAdvisor, ha condiviso la sua opinione, suggerendo che altre compagnie aeree potrebbero seguire l’esempio di Corendon e introdurre spazi simili in futuro.
Vantaggi e svantaggi degli spazi “child free”
L’idea di creare spazi “child free” sui voli presenta diversi vantaggi. In primo luogo, potrebbe offrire un ambiente di lavoro più produttivo per i passeggeri in viaggio per motivi professionali, consentendo loro di concentrarsi senza interruzioni. Inoltre, il processo di imbarco potrebbe risultare più fluido, poiché il personale di bordo potrebbe dedicarsi maggiormente alle famiglie, garantendo un’assistenza più attenta e personalizzata.
Tuttavia, ci sono anche delle preoccupazioni legate a questa proposta. L’implementazione di spazi esclusivi per adulti potrebbe escludere le famiglie, creando una divisione tra passeggeri. Questo rischio è particolarmente significativo nei voli a lungo raggio, dove la presenza di bambini è comune e spesso necessaria. La questione si complica ulteriormente quando si considera che le famiglie potrebbero sentirsi emarginate, specialmente in caso di voli particolarmente lunghi.
Altre compagnie aeree che seguono la tendenza
Oltre a Corendon Airlines, altre compagnie aeree stanno esplorando l’idea di spazi “child free“. Scoot, una compagnia low cost di Singapore, ha già implementato sezioni dedicate esclusivamente agli over 12 anni. Questa scelta ha l’obiettivo di attrarre passeggeri che cercano un’esperienza di volo più tranquilla, senza la presenza di bambini.
Malaysia Airlines, inizialmente, aveva annunciato di non vendere biglietti ai bambini sotto i 12 anni, ma ha successivamente fatto marcia indietro a causa delle polemiche sollevate. Questo dimostra quanto sia delicato il tema e come le compagnie aeree debbano bilanciare le esigenze di tutti i passeggeri.
L’idea di spazi “child free” sui voli sta guadagnando attenzione nel settore aereo. Mentre alcune compagnie come Corendon Airlines e Scoot stanno già sperimentando questa opzione, il dibattito tra passeggeri e genitori continua a essere acceso. La questione rimane aperta e le compagnie aeree dovranno considerare attentamente le reazioni dei loro clienti mentre valutano l’introduzione di queste nuove politiche.