Giulia Valentina e il lancio di House of Vinted: moda sostenibile e second hand a Londra

Giulia Valentina partecipa all’evento House of Vinted a Londra, vendendo articoli di lusso per promuovere la moda sostenibile. Adam Jay, CEO di Vinted, punta a rendere il second hand la prima scelta globale.
Giulia Valentina E Il Lancio Di House Of Vinted: Moda Sostenibile E Second Hand A Londra Giulia Valentina E Il Lancio Di House Of Vinted: Moda Sostenibile E Second Hand A Londra
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Giulia Valentina, nota content creator e influencer, ha recentemente partecipato all’evento House of Vinted a Londra, un’iniziativa del marketplace dedicata alla moda di seconda mano. In questa occasione, ha avuto l’opportunità di vendere articoli di lusso selezionati personalmente, contribuendo a promuovere la sostenibilità nel settore della moda. La sua visione, unita a quella di Vinted, mira a rendere il mercato dell’usato una scelta preferenziale per gli amanti della moda.

La collezione house of vinted

La collezione presentata durante l’evento non è solo il riflesso del gusto di Giulia Valentina, ma anche delle tendenze emergenti tra gli utenti di Vinted. Tra le parole chiave emerse dalle ricerche degli utenti ci sono stili come “art déco“, “gingham“, “vintage“, “scandinavo“, “maniche a sbuffo” e “maglioni a trecce“. Adam Jay, CEO di Vinted dal febbraio 2022, ha dichiarato che il suo obiettivo è far diventare il second hand la prima scelta a livello globale. Attualmente, il 15% delle transazioni nel settore moda riguarda abbigliamento di seconda mano, un dato significativo, ma che rappresenta ancora una piccola parte del mercato complessivo. Jay ha sottolineato che siamo solo all’inizio di un lungo percorso verso un cambiamento culturale e commerciale.

I brand in vendita e l’impatto sociale

Nella sezione House of Vinted, i visitatori possono trovare articoli di marchi prestigiosi come Versace, Balenciaga, Jacquemus, Stella McCartney, The Row e Loewe. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto a iniziative benefiche, sottolineando l’impegno di Vinted non solo per la moda sostenibile, ma anche per il supporto a cause sociali. Questo approccio non solo promuove il riutilizzo di capi di alta moda, ma incoraggia anche una comunità più consapevole e responsabile.

Il rapporto di giulia valentina con la moda

Intervistata durante l’evento, Giulia Valentina ha condiviso il suo personale rapporto con la moda e il second hand. Pur avendo un milione di follower su Instagram, ha rivelato di tenere molto alla sua privacy. Ha confessato che, sebbene ami la moda, è il suo fidanzato a essere più esperto nel settore. Inoltre, ha scherzato sul fatto che sua sorella le ruba spesso i vestiti, un aneddoto che mette in luce il legame familiare e il valore affettivo che attribuisce ai suoi capi.

La selezione dei capi per house of vinted

Giulia ha spiegato come ha scelto i capi da portare a Londra. Inizialmente, Vinted le ha chiesto di selezionare dieci articoli dal suo armadio, ma ha anche scelto una ventina di pezzi dalla piattaforma. Ha ammesso che liberarsi di alcuni capi è sempre una sfida, ma crede fermamente che sia un modo per costruire una comunità. Ha stabilito delle regole per la selezione: se un capo non viene indossato da tre anni e non riesce a immaginarsi di nuovo indossarlo, è il momento di lasciarlo andare.

L’evoluzione del suo stile personale

Giulia ha notato che il suo stile è cambiato nel tempo. A 34 anni, sente di avere una visione più chiara di ciò che le piace e di cosa rappresenta il suo stile attuale. Ha citato un cappotto di Versace, simbolo di un periodo passato, come esempio di come il suo gusto si sia evoluto. Se non si sente più in sintonia con un capo, è pronta a liberarsene, dimostrando una maturità e una consapevolezza che spesso si acquisiscono con l’età.

La filosofia del decluttering

Quando si tratta di liberarsi di vestiti, Giulia non adotta il metodo Marie Kondo, ma preferisce un approccio più diretto. Si sente a suo agio nel lasciar andare i capi, consapevole che andranno a persone che li apprezzeranno. Questo aspetto della vendita non è solo un modo per guadagnare, ma anche un’opportunità per connettersi con le sue follower, creando un senso di comunità attorno alla moda sostenibile. La sua esperienza dimostra che il second hand non è solo una scelta economica, ma anche un modo per promuovere valori di condivisione e responsabilità sociale.

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