La sottile frontiera tra attenzione e controllo nelle relazioni digitali: analisi di Kaspersky per San Valentino

Kaspersky sottolinea l’importanza di distinguere tra attenzione e controllo nelle relazioni digitali, evidenziando il rischio per la privacy e promuovendo pratiche sane per garantire sicurezza e rispetto reciproco.
La sottile frontiera tra attenzione e controllo nelle relazioni digitali: analisi di Kaspersky per San Valentino La sottile frontiera tra attenzione e controllo nelle relazioni digitali: analisi di Kaspersky per San Valentino

In occasione di San Valentino, Kaspersky ha evidenziato l’importanza di comprendere il confine tra attenzione e controllo nelle relazioni moderne, specie in un contesto digitale dove la privacy è frequentemente a rischio. Una recente indagine rivela che il 31% degli italiani teme che il proprio partner possa violare la sua privacy digitale. L’obiettivo è educare le persone a riconoscere segnali d’allerta, stabilire limiti sani e promuovere relazioni fondate sulla sicurezza e il rispetto reciproco.

La fragilità della privacy digitale nelle relazioni

Oggi, relazioni affettive e sociali subiscono una forte influenza della tecnologia, ma l’uso scorretto degli strumenti digitali può alterare la percezione dell’intimità. Secondo Kaspersky, il concetto di attenzione spesso si confonde con comportamenti controllanti, creando malintesi. Per esempio, il cosiddetto stalking online viene talvolta interpretato come segno di grande interesse, trascurando il fatto che verifiche costanti dei messaggi o l’accesso non autorizzato agli account personali possano degenerare in pratiche invasive. Questa dinamica risulta allarmante: il 14% degli interrogati ha riportato di aver subito stalking online da un ex partner, a dimostrazione che l’uso delle tecnologie può facilmente compromettere il confine tra attenzione e controllo.

Rispetto a questo scenario, è cruciale fare chiarezza. Un utilizzo consapevole e rispettoso delle piattaforme digitali non solo favorisce la fiducia, ma consente anche di proteggere la propria privacy e il proprio spazio personale. La tecnologia deve servire a rafforzare i legami, non a svuotarli da significato o creare insicurezze.

Condivisione di password: gesto di fiducia o strumento di controllo?

Nelle relazioni sane, la condivisione delle password deve essere una scelta libera e consapevole, piuttosto che un obbligo. Molti partner scelgono di scambiarsi le credenziali per ragioni pratiche, come la gestione di comuni piattaforme di streaming o di contatti d’emergenza. Tuttavia, la pressione per condividere le informazioni riservate può generare tensioni. Una delle statistiche più indicative provenienti dalla ricerca di Kaspersky segnala che il 58% degli intervistati si fida del proprio partner al punto di concedergli accesso ai propri dispositivi, mentre il 14% preferisce mantenere segreta questa parte della propria vita.

Un comportamento invasivo, come costringere l’altro a fornire le proprie password, è rivelatore di una gestione malsana della relazione. Frasi come “Se non hai nulla da nascondere, perché non me le dai?” sono campanelli d’allarme di una dinamica tossica. Rispettare i confini digitali altrui è fondamentale; fare attenzione implica proteggere la privacy dell’altro.

Condivisione della posizione: sicurezza o invadenza?

In un contesto relazionale, la condivisione della propria posizione può risultare benefica, soprattutto per motivi di sicurezza. Essa deve però avvenire in modo reciproco e consensuale. Se è vero che conoscere la posizione della propria partner può garantire tranquillità, un monitoraggio insistente e senza consenso segna un passo verso il controllo.

Kaspersky riporta che il 6% degli intervistati ha denunciato di essere stato tracciato senza autorizzazione, mentre il 4% ha scoperto di avere stalkerware installato sui propri dispositivi. Allarmante è anche l’uso di gadget come AirTag per il monitoraggio non autorizzato, rappresentando una grave violazione della privacy. Domande insistenti sul perché di un cambiamento di percorso, come “Perché sei passato da lì?” possono diventare un meccanismo di controllo sottile, ma efficace.

Sostegno digitale o gaslighting?

L’utilizzo della tecnologia per rafforzare la comunicazione in coppia è un aspetto positivo che può consolidare la fiducia. Tuttavia, l’applicazione distorta di questa comunicazione può sfociare nel gaslighting digitale. Questa forma di manipolazione psicologica avviene quando uno dei partner sfrutta i mezzi digitali per far dubitare l’altro delle proprie impressioni e percezioni.

Kaspersky evidenzia che il 31% degli intervistati ha subito violenze di diversa natura, inclusa quella digitale. Un partner manipolatore può eliminare messaggi o alterare screenshot per negare la verità, creando confusione e instabilità. Tale strategia danneggia gravemente la sicurezza emotiva della vittima, compromettendo la fiducia in se stessa e nella propria capacità di giudizio.

L’importanza di una sicurezza digitale autentica

Nelle relazioni dove regna la fiducia, la promozione di una sicurezza digitale è fondamentale. Un partner premuroso incentiva pratiche come l’aggiornamento delle password e l’autenticazione a due fattori, mentre un compagno controllante giustifica comportamenti invasivi con frasi come “Ho bisogno delle tue credenziali per proteggerti”.

Le statistiche mostrano che l’8% degli intervistati ammette di aver installato stalkerware sul telefono del partner, un chiaro segnale di come la tecnologia venga a volte strumentalizzata per controllare, piuttosto che proteggere. Strumenti avanzati possono permettere l’accesso a messaggi privati e monitorare telefonate, senza il consenso della vittima.

Kaspersky sottolinea l’urgenza di stabilire confini sani nelle relazioni. Per San Valentino, l’azienda invita le coppie a riflettere sulle proprie pratiche digitali per garantire che la tecnologia non diventi uno strumento di oppressione. Un partner sincero rispetterà sempre la privacy altrui e incoraggerà pratiche di sicurezza senza sfruttamento.

Dopo anni di impegno contro le violenze digitali, Kaspersky continua a sensibilizzare le persone a identificare e contrastare comportamenti abusivi, garantendo supporto e risorse per chi ne ha bisogno. Insieme a una guida anti-stalking e una rete di collaborazione con diverse organizzazioni, l’azienda mira a supportare le vittime e a costruire una cultura di rispetto e sicurezza.