Alleanza Verdi e Sinistra: una nuova visione per la difesa europea e i diritti umani

Il 20 e 21 marzo, l’Alleanza Verdi e Sinistra presenterà una risoluzione al Consiglio Europeo per riformare la politica di difesa dell’Unione, chiedendo un cessate il fuoco a Gaza e investimenti sociali.
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Alleanza Verdi e Sinistra: una nuova visione per la difesa europea e i diritti umani - unita.tv

In vista del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo, Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato una risoluzione che propone un cambiamento radicale nella politica di difesa dell’Unione Europea. La proposta si oppone al piano ReArmEU e pone l’accento su una difesa collettiva più integrata, sostenibile e rispettosa dei diritti umani. Tra le richieste figurano anche un immediato cessate il fuoco a Gaza e un impegno per una transizione ecologica giusta. Questo documento rappresenta un passo significativo verso una nuova strategia europea, che mira a coniugare sicurezza e giustizia sociale.

Rifiuto del piano rearmeu e proposta di un nuovo modello di difesa

AVS ha espresso una netta opposizione al piano ReArmEU, ideato dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Secondo il gruppo, questo piano potrebbe portare a un incremento delle capacità militari nazionali, piuttosto che promuovere una difesa europea più coesa e razionalizzata. AVS sostiene che l’Europa debba abbandonare un approccio individualista in materia di difesa, a favore di uno che favorisca la cooperazione tra gli Stati membri. L’obiettivo è ridurre le spese militari superflue e promuovere una sicurezza collettiva.

Il documento sottolinea che la pace non può essere raggiunta attraverso l’aumento delle spese militari e la militarizzazione dell’Unione, ma deve basarsi su diplomazia e dialogo. AVS chiede anche che eventuali nuovi strumenti finanziari per il rafforzamento delle difese siano basati su una normativa che garantisca maggiore trasparenza e democrazia, evitando l’uso dell’articolo 122 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Uso responsabile dei fondi e protezione dei settori sociali

Un altro punto cruciale della risoluzione riguarda la gestione dei fondi europei. AVS si impegna a garantire che i fondi di coesione non vengano utilizzati per finanziare armamenti, ma piuttosto per settori fondamentali come sanità, istruzione e transizione ecologica. Il gruppo sottolinea l’importanza di non derogare alle normative sulla governance economica europea per l’acquisto di armamenti, assicurando così che le risorse dell’Unione siano impiegate in modo equo e sostenibile.

AVS mira a promuovere una società più giusta, dove le risorse pubbliche siano destinate a migliorare la qualità della vita dei cittadini. La risoluzione evidenzia l’importanza di investire in settori sociali vitali, affinché il benessere collettivo non venga sacrificato in nome di spese militari.

Difesa autonoma e soluzioni diplomatiche per l’ucraina

Un tema centrale della risoluzione è la necessità di una difesa autonoma per l’Europa. AVS sostiene che per raggiungere questo obiettivo, sia fondamentale rivedere i rapporti con alleanze militari come la NATO, puntando a una maggiore indipendenza strategica. La cooperazione tra gli Stati membri deve essere rafforzata, evitando un incremento delle spese militari nazionali.

In merito al conflitto in Ucraina, AVS chiede un cambio di strategia, ponendo l’accento sulla ricerca di soluzioni diplomatiche piuttosto che su una postura aggressiva. L’Unione Europea dovrebbe impegnarsi a mediare un cessate il fuoco e avviare un processo di negoziazione formale, sostenuto dalle Nazioni Unite e dall’OCSE. La risoluzione si impegna a sostenere la popolazione civile ucraina, pur opponendosi all’invio di truppe europee e al potenziamento del supporto militare.

Diritti umani e conflitto israelo-palestinese

La risoluzione di AVS affronta anche il conflitto israelo-palestinese, chiedendo il riconoscimento dello Stato di Palestina come passo fondamentale per una soluzione pacifica. Il gruppo si oppone a qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania e richiede il pieno sostegno al piano di ricostruzione per Gaza presentato dall’Egitto. AVS sollecita misure contro le violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano, inclusa la sospensione dell’accordo di associazione tra l’Unione Europea e Israele in caso di gravi violazioni del diritto internazionale.

La risoluzione condanna le operazioni militari israeliane contro la popolazione civile palestinese e denuncia la decisione di interrompere l’erogazione di elettricità a Gaza, considerata una violazione inaccettabile del diritto internazionale.

Sostenibilità e transizione ecologica

Infine, un aspetto fondamentale della risoluzione riguarda l’impegno per la transizione ecologica. AVS sottolinea l’importanza di allineare gli strumenti finanziari europei agli obiettivi del Green Deal, per garantire una crescita economica sostenibile. Il gruppo richiede che una parte significativa dei fondi previsti per il piano ReArmEU venga destinata al fondo sociale per il clima, per supportare famiglie e lavoratori nella transizione ecologica, assicurando una transizione giusta e socialmente equa.

Questa risoluzione rappresenta un passo significativo verso una nuova visione della politica europea, dove la difesa, i diritti umani e la sostenibilità sono interconnessi e prioritari.