Giorgia Meloni al Senato: le posizioni del governo su riarmo, Ucraina, dazi e migranti

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, espone al Senato le posizioni italiane in vista del Consiglio europeo di Bruxelles (20-21 marzo 2025), affrontando temi come riarmo, Ucraina e migrazioni.
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Giorgia Meloni al Senato: le posizioni del governo su riarmo, Ucraina, dazi e migranti - unita.tv

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente preso la parola al Senato per delineare le posizioni del governo italiano in vista del Consiglio europeo che si svolgerà a Bruxelles il 20 e 21 marzo. Durante il suo intervento, ha affrontato temi cruciali come il riarmo europeo, la situazione in Ucraina, le politiche commerciali con gli Stati Uniti e la gestione dei migranti. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato delle intenzioni italiane su questioni di rilevanza internazionale.

Un momento decisivo per l’Europa e l’Italia

Giorgia Meloni ha aperto il suo intervento sottolineando l’importanza del momento storico che l’Italia e l’Europa stanno vivendo. Ha affermato che si tratta di un “momento decisivo per il destino dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente“. La presidente ha invitato a una riflessione collettiva sulle scelte da fare, evidenziando la necessità di affrontare con serietà le sfide attuali. Meloni ha richiamato l’attenzione su come le decisioni prese in questo periodo possano avere ripercussioni significative sul futuro della nazione e dell’intero continente.

La difesa europea e il debito pubblico

Uno dei temi centrali del discorso di Meloni è stato il riarmo europeo. La premier ha espresso il suo disaccordo con il termine “ReArm Eu”, chiarendo che l’obiettivo non è semplicemente quello di acquistare armamenti, ma di potenziare le capacità difensive nazionali. Ha sottolineato che la sicurezza comprende una gamma di aspetti, dalla protezione dei confini alla difesa contro attacchi informatici, fino alla salvaguardia delle infrastrutture energetiche. Meloni ha affermato che l’Italia non intende distogliere fondi dai programmi di coesione europei, ma ha lasciato aperta la possibilità di aumentare il debito pubblico per finanziare spese militari, una questione che ha suscitato dibattito tra le forze politiche.

Critiche alle opposizioni e alla Lega

Durante il suo intervento, Meloni ha anche colto l’occasione per rispondere alle critiche provenienti dalle opposizioni, in particolare quelle che sostengono che l’aumento della spesa per la sicurezza comporti tagli ad altri settori come sanità e istruzione. Ha definito tali affermazioni come una “grossolana semplificazione”, accusando chi le sostiene di ingannare i cittadini. Questo passaggio ha suscitato reazioni tra i membri della Lega, che non hanno applaudito a questa parte del discorso. Meloni ha ribadito che la libertà ha un costo e che la capacità di difendersi è fondamentale per affermare gli interessi nazionali.

La posizione dell’Italia sulla guerra in Ucraina

Un altro argomento di grande rilevanza trattato da Meloni è stato il conflitto in Ucraina. La premier ha sottolineato che l’Italia ha mantenuto una posizione chiara e solida, sostenendo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel riconoscere gli aggressori e gli aggrediti. Meloni ha evidenziato che, dopo tre anni di guerra, la Russia controlla ancora una parte del territorio ucraino, ma ha anche espresso ottimismo riguardo agli sforzi per un cessate il fuoco. Ha chiarito che l’Italia non prevede l’invio di truppe italiane in Ucraina, ritenendo questa opzione complessa e rischiosa. La proposta italiana è quella di estendere garanzie simili all’articolo 5 del trattato NATO all’Ucraina, senza che ciò implichi necessariamente l’adesione di Kiev alla NATO.

Dazi americani e relazioni commerciali

Meloni ha affrontato anche il tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti, affermando che, sebbene non siano all’ordine del giorno del Consiglio europeo, rappresentano una questione da considerare con attenzione. Ha avvertito che una guerra commerciale non gioverebbe né agli Stati Uniti né all’Europa e ha sottolineato l’importanza di cercare soluzioni pragmatiche per evitare rappresaglie che potrebbero danneggiare l’economia. La premier ha messo in guardia sui potenziali effetti negativi dei dazi, come l’inflazione e la riduzione del potere d’acquisto.

Politiche sui migranti e protocollo Italia-Albania

Infine, Meloni ha toccato il tema dei migranti, rivendicando i risultati ottenuti nel ridurre gli sbarchi in Italia e il numero di morti nel Mediterraneo. Ha sottolineato che la diminuzione delle partenze è fondamentale per combattere il traffico di esseri umani. La presidente ha elogiato il protocollo Italia-Albania, affermando che l’Italia ha fatto da apripista nella proposta di creare centri per i rimpatri in paesi terzi. Ha ribadito la necessità di un’azione efficace da parte dell’Unione Europea per gestire il fenomeno migratorio e garantire che chi entra illegalmente in Europa venga rimpatriato.

Situazione in Medio Oriente

Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione per la ripresa dei combattimenti a Gaza, sottolineando l’importanza di garantire il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e la necessità di porre fine alle ostilità. Ha anche menzionato la situazione in Siria, evidenziando gli attacchi contro i civili e la necessità di una risposta internazionale. Durante il suo intervento, ha ricevuto una standing ovation dal Senato quando ha salutato Papa Francesco, esprimendo il desiderio di vederlo presto ristabilito.